Umarèin (s.m. bolognese – Omarino)
Umarell (s.m. bolognese – Omarello, ometto)
Umarells (p.m. omarelli, ometti, pensionati bolognesismo + inglesismo globish)

Hanno sempre qualche soldo da parte, ci aiutano a comprare la casa, quando tirano le quoia con la q ci lasciano in eredità denaro e/o immobili, educano i nipotini mentre entrambi andiamo a lavorare in cerca di improbabili realizzazioni mantenendo sia i nipotini, sia noi che andiamo a lavorare. Il Pil non cresce, ma crescono le aspettative di vita per gli umarells, ai quali sarebbe giusto dedicare almeno una festa nazionale e ai quali a breve sarà dedicata una piazza.

Io non volevo scrivere questo post, c’è troppo conflitto di interessi, ma dalle altissime sfere del sito satirico Il Fatto Quotidiano mi dicono «Masotti, hai appena vinto il premio “Pino Zac” nell’ambito del 45° Premio satira politica di Forte dei Marmi e non ci scrivi niente sul sindaco di Rapallo che vuole installare maxischermi per far seguire agli umarells i lavori in corso? Poi questo vuole anche fare delle app per segnalare i lavori stradali e addirittura dei tour guidati…».

Calma, un attimo.

A parte che l’app degli umarells l’avevo già realizzata nel gennaio 2016 insieme al programmatore Guido Bellomo e a parte che dei tour guidati a Bologna se ne occupa l’associazione Succede a Bologna, spezzo una lancia a favore dei maxischermi, la vera novità di questi giorni. Ecco questa degli schermi giganti è una bella idea e per realizzarla al meglio mi auguro che non proiettino dirette con inquadrature a telecamera fissa, ma che ci sia proprio una cabina di regia che coinvolga tutti gli attori: ingegneri, geometri, operai e soprattutto umarells.

Sarà bellissimo, una specie di “Grande Fratello” del cantiere dove a differenza del celebre format ci sarà gente che fa qualcosa e che dal nulla costruisce qualcosa. Sarà bellissimo, gli umarells, come nella celebre canzone faranno “Oh”, che meraviglia e sono sicuro che se realizzato con professionismo (non come certe startup) Netflix comprerà questo prodotto e lo trasmetterà in tutte le tv del mondo facendo conoscere all’intero pianeta l’importanza degli umarells, sottovalutatissimi (per ora) eroi dei nostri tempi e guardiani inflessibili del mondo che cambia e che sempre cambierà.

Evviva gli umarells, sempre e viva il sindaco di Rapallo che vuole realizzare questo ambizioso progetto. Se ha bisogno di una consulenza di un esperto, io ci sono e soprattutto insieme a me ci sarà Franco Bonini, l’umarell più famoso d’Italia, vincitore del premio Umarells 2015, ottantenne bolognese, pensionato appassionatissimo di cantieri con una predilezione spiccata per quelli stradali.

Massima serietà, astenersi perditempo che umarells non ci si improvvisa.

Articolo Precedente

Migranti, nel 2016 quasi 185mila hanno preso cittadinanza italiana. Record di permessi di soggiorno a chi chiede asilo

next
Articolo Successivo

Avastin-Lucentis, nuovo colpo di scena sui farmaci della discordia

next