L’esplosione di una cisterna in una stazione di rifornimento di gas ieri sera in un sobborgo di Accra, capitale del Ghana, ha causato almeno quattro vittime: numerosi testimoni oculari, scrive infatti Abc News, hanno contato tra quattro e cinque morti poco dopo la sciagura. Tuttavia, precisa l’emittente, il bilancio potrebbe essere più alto poiché non é escluso che alcuni dei corpi fossero già stati portati via dalle squadre di soccorso. Numerose ambulanze e almeno sei camion dei pompieri sono state viste sul posto. Nel 2015 un’esplosione in una stazione di servizio di Accra provocò la morte di circa 100 persone che avevano trovato riparo nella struttura a causa di un’inondazione.
Mondo - 8 Ottobre 2017
Ghana, esplode una cisterna in una stazione di rifornimento di gas. Almeno quattro morti
La Playlist Mondo
- 12:45 - Moulin Rouge Parigi, cadute pale e alcune lettere
Parigi, 25 apr. (Adnkronos) - Cadute nella notte le pale del Moulin Rouge a Parigi. Lo hanno riferito i vigili del fuoco, secondo cui il crollo è avvenuto tra le 2 e le 3, e non si registrano feriti. Dall'edificio si sono staccate anche delle lettere del nome. Ancora sconosciute le cause di quanto accaduto a uno dei locali simbolo di Parigi.
- 12:36 - 25 aprile: Mattarella, 'centenario uccisione Matteotti ricorda tratti brutali fascismo'
Civitella Val di Chiana (Ar), 25 apr. (Adnkronos) - "Nella disastrosa ritirata di Russia, sui campi di El Alamein, nelle brutali repressioni compiute in Grecia, nei Balcani, in Etiopia, nelle deportazioni degli ebrei verso i campi di sterminio, nel sostegno ai nazisti nella repressione della popolazione civile, si consumò la rottura tra il popolo italiano e il fascismo. Il fascismo aveva in realtà, da tempo, scoperto il suo volto, svelando i suoi veri tratti brutali e disumani, come ci ricorda il prossimo centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a Civitella in Val di Chiana l'anniversario della Liberazione.
- 12:30 - 25 aprile: Mattarella, 'patrioti Resistenza usarono armi per pace, è nostra speranza'
Civitella in Val di Chiana, 25 apr. (Adnkronos) - "A differenza dei loro nemici, imbevuti del culto macabro della morte e della guerra, i patrioti della Resistenza fecero uso delle armi perché un giorno queste tacessero e il mondo fosse finalmente contrassegnato dalla pace, dalla libertà, dalla giustizia. Oggi, in un tempo di grande preoccupazione, segnato, in Europa e ai suoi confini, da aggressioni, guerre e violenze, confidiamo in quella speranza. E per questo va ribadito: Viva la Liberazione, Viva la libertà, viva la Repubblica". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a Civitella in Val di Chiana l'anniversario della Liberazione.
- 12:29 - 25 aprile: Mattarella cita Moro, 'pluralismo sociale e politico ma uniti in antifascismo'
Civitella in Val di Chiana (Ar), 25 apr. (Adnkronos) - "Aggiungo -utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975- che 'intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico'". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a Civitella in Val di Chiana l'anniversario della Liberazione.
- 12:29 - 25 aprile: Mattarella, 'ricorrenza fondante, festa pace, libertà, ritorno tra nazioni democratiche'
Civitella in Val di Chiana (Ar), 25 apr. (Adnkronos) - "Liberazione dall’occupante nazista, liberazione da una terribile guerra, ma anche da una dittatura spietata che, lungo l’arco di un ventennio, aveva soffocato i diritti politici e civili, calpestato le libertà fondamentali, perseguitato gli ebrei e le minoranze, educato i giovani alla sacrilega religione della violenza e del sopruso. L’entrata in guerra, accanto a Hitler, fu la diretta e inevitabile conseguenza di questo clima di fanatica esaltazione. Il 25 aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a Civitella in Val di Chiana l'anniversario della Liberazione.
"Quella pace e quella libertà, che -trovando radici nella resistenza di un popolo contro la barbarie nazifascista- hanno prodotto la Costituzione repubblicana, in cui -ha aggiunto il Capo dello Stato- tutti possono riconoscersi, e che rappresenta garanzia di democrazia e di giustizia, di saldo diniego di ogni forma o principio di autoritarismo o totalitarismo".
- 12:28 - 25 aprile: Mattarella, 'Italia si inchina a caduti Alleati, sono come nostri figli'
Civitella in Val di CHiana (Ar), 25 apr. (Adnkronos) - "La Resistenza, nelle sue forme così diverse, contribuì in misura notevole all’avanzata degli Alleati e alla sconfitta del nazifascismo. Ai circa trecentocinquantamila soldati, venuti da Paesi lontani, morti per liberare l’Italia e il mondo dall’incubo del nazifascismo, l’Italia si inchina doverosamente, con commozione e con riconoscenza. Quei ragazzi, che riposano sotto le lapidi bianche dei cimiteri alleati che costellano la nostra Penisola, li sentiamo come nostri caduti, come nostri figli". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a Civitella in Val di Chiana l'anniversario della Liberazione.
- 12:28 - 25 aprile: Mattarella, 'Resistenza movimento largo e diffuso, donne non più subalterne'
Civitella in Val di Chiana (Ar), 25 apr. (Adnkronos) - "Vi fu l’eroica Resistenza dei circa 600 mila militari che, dopo l’8 settembre, rifiutarono di servire la Repubblica di Salò, il regime fantoccio instaurato da Mussolini sotto il controllo totale di Hitler. Furono passati per le armi, come a Cefalonia e a Corfù, o deportati nei lager tedeschi. Furono definiti 'internati militari', per negare loro in questo modo persino lo status di prigionieri di guerra. Ben cinquantamila di loro morirono nei campi di detenzione in Germania, a causa degli stenti e delle violenze. Vi fu la Resistenza delle popolazioni, ribellatesi spontaneamente di fronte a episodi di brutalità e alle violenze, scrivendo pagine di splendido eroismo civile. Vi furono le coraggiose lotte operaie, culminate nei grandi scioperi nelle industrie delle città settentrionali". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a Civitella in Val di Chiana l'anniversario della Liberazione.
"In tutta la Penisola, nelle montagne e nelle zone di mare, si attivò spontaneamente, in quegli anni drammatici, la rete clandestina della solidarietà, del risveglio delle coscienze -ha proseguito il Capo dello Stato- e dell’umanità ritrovata. A migliaia uomini, donne, religiosi, funzionari dello Stato, operai, borghesi, rischiando la propria vita e quella dei loro familiari, si opposero alla dittatura e alle violenze sistematiche, nascondendo soldati alleati, sostenendo la lotta partigiana, falsificando documenti per salvare gli ebrei dalla deportazione, stampando e diffondendo volantini di propaganda".
"Fu la Resistenza civile, la Resistenza senza armi, un movimento largo e diffuso, che vide anche -ha concluso Mattarella- la rinascita del protagonismo delle donne, sottratte finalmente al ruolo subalterno cui le destinava l’ideologia fascista".