Poco importa se è finito in carcere accusato di stalking, l’insopportabile insistenza con cui cercava un amore non ricambiato dall’eurodeputata Lara Comi, di Forza Italia. Nulla di violento, eppure una presenza asfissiante al punto da indurre la donna a denunciarlo per ben otto volte, fino ad ottenere il divieto per lui di avvicinarsi a lei. Giovanni Bernardini, che fu anche candidato sindaco di Sel per il comune di Jesolo, sta suscitando un fenomeno non facilmente decifrabile. Parecchie giovani donne hanno scritto in carcere a Lecco all’uomo che vi è recluso in attesa che il tribunale del Riesame decida se il suo arresto era fondato. Lo ha rivelato a “La Nuova Venezia” il difensore, l’avvocato Pierpaolo Alegiani: “Mi hanno chiesto l’indirizzo del carcere, vogliono scrivergli delle lettere in carcere. Mi hanno detto che dalle foto lo hanno trovato bello, affascinante, sorridente e con quel tocco di ingenuità che intenerisce”. Chi sono queste pretendenti interessate a gettarsi a capofitto in un fatto di cronaca che ha destato parecchio scalpore? “Sono ragazze del Veneziano, ma anche di altre province e regioni”.

Di certo il quarantasettenne imprenditore agricolo non aveva badato a spese per cercare di raggiungere il suo scopo. Ad esempio, quando si è recato a Lecco ed è stato arrestato, aveva con sé un anello piuttosto costoso che avrebbe dovuto suggellare la sua promessa (e richiesta) di amore. I poliziotti hanno sequestrato il gioiello ed ora Bernardini ha incaricato il suo legale di chiederne il dissequestro. L’istanza è stata presentata ai giudici del Riesame assieme a quella di trasformare la detenzione in carcere in una misura meno afflittiva.

Sicuramente è stato il clamore giornalistico e televisivo, con la partecipazione di Lara Comi, che ha 34 anni, anche a qualche trasmissione, a suscitare tanto interesse e a conferire a Bernardini un alone di innamorato perfetto. Un’immagine, ovviamente contrastata dalla donna, che per mesi ha subito pedinamenti, sms, telefonate e l’invio di omaggi floreali. Sulla base delle denunce era stato emesso il provvedimento di allontanamento che è poi stato violato in occasione di una partita di beneficenza delle parlamentari italiane a Lecco, quando Bernardini ha cercato di consegnare l’anello alla deputata.

“Lui voleva sedurre la Comi, ha forse insistito oltre misura, ma non voleva certo farle del male. – spiega la difesa – Lei lo aveva ringraziato dei regali e aveva mantenuto l’amicizia su Facebook. Per questo chiediamo che torni a casa”. Lui ha fatto mettere a verbale, più o meno testualmente: “Ero e sono innamorato di Lara Comi. Non ho mai avuto un contatto con lei, per esempio mai sono entrato nella sua auto, né l’ho toccata. Volevo darle l’anello come pegno del mio amore. Attraverso i social sono venuto a conoscenza, come tutti potevano, degli appuntamenti cui partecipava e magari la raggiungevo sperando d’incontrarla. Nulla di più”. Ma basta un anello a suscitare tanto, ammirato interesse da parte di altre donne?

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