“Non c’è rispetto per l’intelligenza degli italiani”. È il primo commento del Movimento 5 stelle (che rimane a bocca asciutta di cariche) all’elezione di Pier Ferdinando Casini quale presidente della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario. Alessio Villarosa in sala stampa a Palazzo san Macuto – sede della Commissione – denuncia il conflitto d’interesse indiretto del Presidente Casini “in un mondo come quello bancario dove le parentele contano moltissimo. Questa Commissione rischia purtroppo di essere una farsa”. Villarosa inoltre annuncia che il primo atto del M5s in Commissione sarà quello di chiamare Federico Ghizzoni per chiedere conto le dichiarazioni di Ferruccio De Bortoli che il sottosegratario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi ha smentito minacciando querela a De Bortoli. Querela mai arrivata.
“Noi non abbiamo votato per Casini ma siamo soddisfatti per l’esito della votazione” afferma Renato Brunetta che è stato eletto Vicepresidente della Commissione d’Inchiesta.
Il Partito Democratico manda in sala stampa l’altro Vicepreseidente eletto, il senatore Mauro Maria Marino, che conferma che non lascerà la carica di Presidente della Commissione Finanze del Senato e che scambia Brunetta per Baretta (Pier Paolo, segretario al Ministero dell’economia). Critica con l’elezione di Casini anche Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni: “La presidenza spettava a un membro dei partiti di opposizione”

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