La mamma di Omar tira fuori il cellulare dalla borsa e si mette a filmarlo mentre parla con i giornalisti. Ha 19 anni e di lavoro fa lo studente di Giurisprudenza a Napoli. “Studia da Luigi Di Maio”, lo prendono in giro gli amici. Lui arrossisce: “Noi siamo più deboli degli altri perché abbiamo paura, paura di essere delusi di nuovo dalla politica”. Vista la giovane età, probabilmente con la delusione Omar ci è nato: “Io credo in questo progetto, leggo tanto, sosterrò questo leader perché secondo me ce la possiamo fare”. Intorno a lui gli amici che lo hanno seguito nel viaggio fino al Nord, l’elettorato di ventenni che qualsiasi partito sgoloserebbe per avere intorno. Si muovono per i gazebo e le agorà, prendono la parola e si fanno conoscere dai parlamentari. “La prossima volta tocca a noi. Di Maio se lo deve ricordare”. Che abbiano ambizioni non dispiace a nessuno. A Italia 5 stelle sono tornati tutti per contarsi, come ai tempi dello Tsunami tour quando non ci credeva nessuno che ce l’avrebbero fatta. Omar non ha fretta: “Io ho tempo e pazienza, l’importante è che non mi tradiscono anche loro”.

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Italia 5 stelle, le istantanee di una svolta. Il battesimo di Di Maio, Grillo che canta (e basta) e Casaleggio regista

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