Toy R’ Us molla il colpo. Il gruppo americano dei giocattoli ha fatto istanza di bancarotta e si appresta a chiudere alcuni punti vendita mentre gli altri saranno riorganizzati. La maggior parte dei suoi 1.600 negozi resteranno aperti per le prossime festività, con l’ex colosso dei giocattoli che si impegna a usare il finanziamento da 3 miliardi di dollari ottenuto nell’ambito del Chapter 11 per continuare a rifornire i negozi e alimentare le sue operazioni. ”E’ l’alba di una nuova era per noi: ci aspettiamo che i limiti finanziari che ci hanno ostacolato saranno affrontati in modo efficace e duraturo”, ha detto l’amministratore delegato Dave Brandon. Toys R’ Us è stata acquistata nel 2005 per 6,6 miliardi di dollari da Vornado Realty Trust e dai due fondi di private equity Bain Capital e KKR & Co. Un’acquisizione che non è riuscita a rilanciare la società, piegata dai debiti, di cui uno da 400 milioni di dollari in scadenza nel 2018. Mentre l’esercizio fiscale che si è chiuso nel gennaio del 2017 ha registrato perdite per 36 milioni di dollari su ricavi per 11,5 miliardi.

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