Dopo l’incidente in partenza che ha costretto al ritiro le due Ferrari dal gran premio di Singapore, l’attenzione è tutta rivolta nel capire di chi è la responsabilità principale di quanto accaduto. In tal senso, Kimi Raikkonen ha declinato ogni addebito, con Verstappen che invece ha duramente criticato la manovra di Sebastian Vettel, ovvero colui che ha pagato il prezzo più alto nella carambola subito dopo il via. “Non ho molto da dire: ho fatto una partenza nella media, ho visto Verstappen avvicinarsi e ho cercato di chiudere la porta. Ho sentito un colpo sul fianco ed è finita lì”. Sebastian Vettel è stato la vittima principale del pasticcio nella partenza del gp di Singapore e non ha avuto troppe parole per commentare quanto accaduto: “Non ho ancora visto nulla, solo Verstappen negli specchietti e poi Kimi che mi ha colpito – ha detto – Non so cosa sia accaduto. Sono cose brutte, ma capita e la gara continua con noi che siamo qui”.

Raikkonen: “Non è colpa mia, sono stato colpito”
Per molti, invece, la responsabilità dell’incidente è da attribuire a una manovra sbagliata di Kimi Raikkonen. In attesa delle decisioni dei giudici, però, il finlandese della Ferrari ha provato ad allontanare da sé qualsiasi tipo di responsabilità: “Abbiamo pagato un prezzo molto salato ma non credo avrei potuto fare nulla di diverso per evitare l’incidente – ha sottolineato – Peccato, avevo fatto dei buoni primi 100 metri ma poi la gara è finita lì”. Parlando della dinamica dell’incidente, poi, Raikkonen ha detto anche altro: “Non so se Max (Verstappen ndr) non mi ha visto o meno: bisognerebbe chiederlo a lui. Qualunque sia stata la causa o il problema non cambia più nulla – ha aggiunto il finlandese – Chiaramente sono stato colpito, avevo fatto una bella partenza e poi ho preso il colpo e non ci ho potuto fare più nulla“.

Verstappen: “Colpa di Vettel, non capisco cosa abbia fatto”
“Non capisco la posizione di Vettel, è lui in lotta per il Mondiale mentre io volevo solo vincere la gara” ha detto invece Max Verstappen, che poi ha commentato la dinamica di quanto accaduto: “Io sono finito in un sandwich, ho cercato di frenare ma le gomme posteriori sono più larghe e non sono riuscito ad evitare il contatto. La gara è finita lì – ha spiegato – Ho visto Kimi, volevo frenare ma non sono riuscito a farlo. Non capisco il punto di vista di Vettel – ha sottolineato – perché avrebbe perso un o due posizioni e uno era un suo compagno di squadra. La Ferrari avrebbe sicuramente fatto restituire la posizione. È un errore che potrebbe costargli tanto per il campionato – ha concluso l’olandese della Red Bull – Per come è andata sono contento che si sono ritirati anche loro è che non è capitato sol a me. Io sono stato vittima di quello che hanno fatto loro, io volevo solo lottare per vincere”.

Arrivabene: “Lotteremo fino alla fine”
Ha promesso impegno fino all’ultimo, invece, Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, che però non ha potuto nascondere l’amarezza per quanto accaduto: “Siamo dispiaciuti e delusi per i nostri tifosi, non è il risultato che ci aspettavamo – ha detto – Quello che possiamo promettere è che non è finita. È più difficile ma non è impossibile. Tutti abbiamo il cavallino cucito sul cuore e promettiamo di lottare fino all’ultima curva del campionato“. Arrivabene, poi, ha detto la sua sull’incidente in partenza: “Ora siamo sotto investigazione e ho trovato molto singolare che avessero chiamato prima i nostri piloti e poi con ritardo il pilota della Red Bull. Mi dispiace molto ma ci rifaremo – ha aggiunto – La macchina è ottima, abbiamo due ottimi piloti e c’è tutta l’intenzione di lottare fino alla fine. Sebastian la pensa come noi, abbiamo la convinzione che la macchina è buona e lo è”.

La sincerità di Hamilton: “Oggi Dio mi ha benedetto”
“Oggi Dio mi ha benedetto. Devo congratularmi con il team per il lavoro fantastico fatto per questo podio”. È tutta improntata alla sincerità la presa di posizione di Lewis Hamilton, che non nha mancato di sottolineare quanto fatto dal team: “Un lavoro straordinario, non avevamo idea di cosa potesse accadere. Abbiamo avuto fortuna a non potrei essere più felice”. “Oggi Dio mi ha benedetto, ho sfruttato al massimo l’incidente – ha aggiunto – È stata una sfortuna per la Ferrari ma per il nostro team è un grande risultato.Ho visto Sebastian davanti dopo le prime due curve e pensavo sarebbe stata una bella lotta con lui ma è andata meglio così – ha concluso – Appena ho visto che pioveva sapevo di poter vincere e che queste sarebbero state le condizioni perfette per me”.

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F1, gp Singapore: crash Ferrari, di chi è la colpa?

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