Una imponente frana ha travolto un paesino svizzero della Val Bregaglia, a pochi chilometri dal confine con l’italiana Villa di Chiavenna, in provincia di Sondrio. Lo smottamento, causato da forti temporali, non ha provocato feriti ma è stato evacuata gran parte della popolazione del piccolo comune elvetico di Bondo. La strada cantonale che porta al confine tra Svizzera e Italia è interrotta, causando seri disagi per migliaia di frontalieri che lavorano in alberghi, ristoranti e cantieri edili al di là del confine.

La frana si è abbattuta su Bondo intorno alle 21.30 durante un violento temporale. Diverse rocce si sono staccate dal Pizzo Cengalo, ha riferito nella notte il comune di Bregaglia. La frana ha attraversato la Val Bondasca raggiungendo il bacino di contenimento di Bondo, ha riempito quest’ultimo e ricoperto la nuova strada cantonale nonché il letto del fiume Maira. Sul lato italiano i vigili del fuoco di Sondrio e Mese sono al lavoro per arginare il fiume in piena per l’eccessivo afflusso di acqua e i suoi affluenti.

Secondo il comune, lo smottamento ha colpito anche la vecchia strada cantonale, bloccando così l’accesso alla valle. Anche altri villaggi situati a una decina di minuti a piedi da Bondo sono stati coinvolti dalla frana. La località di Promontogno è rimasta senza corrente elettrica. Nel villaggio di Spino sono state danneggiate diverse case e gli abitanti hanno dovuto essere sfollati. Due persone anziane, bloccate in un edificio, sono state soccorse. Non si registrano feriti, ha riferito il portavoce del comune di Bregaglia Christian Gartmann. La vastità dell’evento “non è ancora definibile con precisione” ma secondo Gartmann è “rilevante”.

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