“Per Alitalia è probabile uno spezzatino”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, in una conferenza stampa a Londra, aggiungendo che loro sono interessati “alla flotta” di Alitalia. Lo riferisce Bloomberg. “Ryanair terrà la maggior parte del personale Alitalia, in particolare piloti ed ingegneri, se la sua offerta verrà accettata” ha aggiunto O’Leary, assicurando che “sarà mantenuto anche il marchio Alitalia”. L’ultimo segnale da parte del governo sulla questione Alitalia è di una decina di giorni fa quando il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda aveva confermato che “sono arrivate offerte e i commissari le stanno valutando: includono la gran parte del perimetro, alcune un perimetro più ristretto”. “L’obiettivo – aveva concluso Calenda – è che non servano altri interventi pubblici: per me la priorità in questo caso è non far tirare più fuori soldi ai cittadini”. Ma soprattutto sia il governo sia i commissari hanno sempre ribadito che vogliono evitare il cosiddetto “spezzatino”.

La dichiarazione di O’Leary si inserisce in uno scenario più complesso in Europa, dove – nel settore delle compagnie aeree – c’è anche la vicenda di Air Berlin, seconda compagnia tedesca, destinata a essere venduta e che è finita nel mirino della compagnia low-cost irlandese. Ma ieri Ryanair ha ufficializzato che non presenterà un’offerta. O’Leary si è lamentato sostenendo che il processo di insolvenza è stato progettato per aiutare a rafforzare la compagnia tedesca Lufthansa, anche in vista del voto politico in Germania. “Se ci fosse un processo equo e aperto saremmo coinvolti ma non ci stanno coinvolgendo”, ha affermato O’Leary, che ha chiesto alle autorità antitrust europee e tedesche di indagare su una presunta “cospirazione” tra Air Berlin, Lufthansa e il governo.

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