La tempesta tropicale Harvey ha di nuovo toccato terra la mattina di mercoledì nello Stato della Louisiana, a ovest della cittadina di Cameron, e nelle prossime ore dovrebbe proseguire il suo cammino verso nord. Harvey nel Texas ha provocato “almeno 30 morti“, secondo il New York Times che cita le autorità del Texas. Le ulteriori vittime sono state confermate nell’area di Houston. Si tratta di due donne, di 89 e 76 anni, una annegata in casa e l’altra vicino ad un’automobile. Una terza donna, di 45 anni, ha abbandonato la sua automobile ed è caduta nella piena. Un sergente di polizia cittadina 60enne è morto mentre andava a lavoro in auto. La pioggia torrenziale, che ha stabilito un nuovo record nel livello di precipitazioni, continua a tenere alta l’allerta anche in Texas: è a rischio la tenuta degli argini dei fiumi dell’intera regione e a Houston, dove ci sono 30mila sfollati, si continua a temere il collasso delle due principali dighe della città.

L’arrivo in Louisiana – Harvey è nel frattempo arrivato in Louisiana con venti fino a 72 chilometri l’ora e secondo le previsioni dovrebbe rovesciare sullo Stato forti piogge prima di spostarsi in Arkansas, Tennessee e parti del Missouri, dove potrebbero verificarsi nuove inondazioni. Lo rende noto l’ufficio meteo federale, prevedendo da 13 a 40 cm d’acqua. La zona più interessata è la regione di Lake Charles, dove le squadre di soccorritori hanno già evacuato centinaia di persone. New Orleans, devastata nel 2005 dall’uragano Katrina, è sotto allerta tornado e allagamenti fino a giovedì.

La situazione in Texas – “Fuggite ora”, è l’ordine di evacuazione ricevuto da 300mila abitanti della contea di Brazoria, a sud di Houston, dopo la rottura degli argini del fiume Brazos a Columbia Lakes, nei pressi di Sweeny. Poco più a nord, a Houston, il problema riguarda invece soprattutto la diga Addicks, che si trova ai confini della città. Gli ingegneri hanno tentato di impedire una prima inondazione delle zone circostanti lasciando fuoriuscire una parte dell’acqua trattenuta dalla diga, ma il livello dell’acqua ha ormai superato il limite del bacino. Lo straripamento, spiegano i tecnici, aggiungerebbe vaste quantità di acqua al Buffalo Bayou, il principale fiume di Houston.

Migliaia di sfollati a Houston – Migliaia di persone sono già state costrette ad abbandonare le proprie case. Gli sfollati a Houston sono per ora circa 30 mila, accolti in oltre 230 centri. Lo rende noto la protezione civile Usa (Fema), precisando che 1.800 sono stati trasferiti in hotel. Il principale rifugio allestito in un centro congressi nel centro della città era pensato per ospitare 5mila persone, ma già martedì ne ospitava 9mila. È quanto riferisce il sindaco di Houston, Sylvester Turner. Sono invece 3.5o0 le persone rimaste bloccate dall’acqua e salvate da elicotteri e imbarcazioni di guardia nazionale e polizia. Lo ha riferito il capo della polizia di Houston in conferenza stampa.

Pioggia record – Harvey segna un nuovo record negli Usa per quanto riguarda il livello di precipitazioni in una perturbazione tropicale. In particolare a Mary’s Creek, nel sud-est del Texas, si sono registrati questa mattina 125,27 centimetri di pioggia caduta, stando al servizio meteorologico nazionale. E’ stato così superato il precedente record del 1978, quando su Medina, sempre in Texas, caddero 122 centimetri di pioggia in coincidenza con la tempesta tropicale Amelia.

Trump in visita a Corpus Cristi – Harvey si è abbattuto venerdì scorso su Corpus Cristi, dove Donald Trump e la first lady Melania sono atterrati martedì con l’Air Force One per un primo sopralluogo. La coppia presidenziale andrà poi ad Austin, capitale dello Stato. “Un disastro di dimensioni epiche ma abbiamo lavorato insieme come una squadra”, ha detto Trump a Corpus Christi complimentandosi con il governatore Abbott per la risposta ad Harvey. Tra gli altri ha parlato Brook Long, capo della protezione civile Usa, che ha sottolineato le differenze con l’uragano Katrina. Il presidente Usa vuole che la risposta pubblica alla tempesta sia vista come un caso da manuale. “Vogliamo fare meglio che mai. Vogliamo essere guardati tra cinque, dieci anni, perchè si dica ‘questo è il modo di farlo'”, ha detto durante un briefing di aggiornamento sulla situazione.

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