Duello febbrile a Omnibus (La7) tra Luca Casarini, segretario regionale di Sinistra Italiana in Sicilia, e la consigliera comunale della Lega a Bologna, Lucia Borgonzoni. La discussione verte sullo sgombero forzato dell’ex caserma Masini di Bologna, occupato dal 2012 dal centro sociale Làbas. Casarini rinfaccia alla leghista di essere inciampata in una gaffe, avendo pubblicato sul suo profilo Facebook alcune foto di persone ferite, indicati dall’esponente del Carroccio come agenti di polizia. In realtà, come è stato fatto notare da vari utenti nei commenti, quelle immagini immortalavano i manifestanti manganellati, motivo per cui la consigliera ha subito cancellato il post.

Ma quando l’ex no global tenta di spiegare l’inciampo di Lucia Borgonzoni, quest’ultima protesta e si scatena la bagarre. “Quanti sono gli agenti feriti? Sono sei” – insorge la consigliera leghista – “Quello meno grave ha avuto una prognosi di 15 giorni perché è stato colpito con una bottiglia e un copertone sulla nuca. Chi lancia le bombe carta? Chi aggredisce i poliziotti? E volete anche degli spazi e a settembre fate pure casino con una manifestazione?”. Casarini cerca di replicare, poi riesce a prendere la parola: “Non esiste che la logica sia quella dei manganelli della polizia, perché altrimenti ci trasformiamo in uno Stato di polizia. Questo è il nodo. Labas è una realtà pubblica, che è anche all’interno del Consiglio comunale di Bologna, dove ha portato le sue istanze. Deve, quindi, essere una discussione pubblica a risolvere il problema e non la polizia. Con questa logica della polizia andremo a finire male”. E aggiunge: “L’Italia ha tanti problemi, al primo posto la corruzione. E, a riguardo, domando alla Borgonzoni se ha sentito parlare del sindaco di Torre del Greco, tanto amico di Salvini”.

E scoppia un’altra polemica. “No, Borriello non è tanto amico di Salvini” – obietta Borgonzoni – “A Torre del Greco ‘Noi con Salvini’ ha come responsabile il presidente dell’anti-racket, che è stato per due anni con la scorta, perché ha denunciato chi chiedeva il pizzo. Io capisco che parli a caso perché devi difendere gente indifendibile”. “La corruzione è il primo problema di questo Paese” – ribatte Casarini – Noi stiamo trasformando in uno Stato di polizia un Paese devastato dalla corruzione dei politici e dei politicanti, dagli incendi, dalla speculazione edilizia, dal dissesto idrogeologico, dal fatto che vengono spesi miliardi di euro per gli F-35 e non ci sono i Canadair per spegnere gli incendi. Questi sono i problemi dell’Italia, non le realtà sociali che tentano, tra difficoltà varie, di affrontare dei problemi giganteschi. Questa cosa, se trasformata in una questione di ordine pubblico, è un crimine”

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