Nove film in totale, un incasso complessivo di oltre 6 miliardi di dollari in tutto il mondo. Questo è il bilancio delle due saghe più amate dal pregiato target (letterario e cinematografico) che gli americani chiamano “young adult”: Twilight e The Hunger Games. Tra vampiri belli come il sole e distopie adolescenziali, le scrittrici Stephenie Meyer e Suzanne Collins hanno fatto la fortuna di Hollywood (e la propria, ovviamente), contribuendo con i loro libri (divenuti film) a far emergenere grandi talenti come Jennifer Lawrence e personaggi comunque “spendibili” commercialmente come Robert Pattinson.

È normale, dunque, che sulle colline di Hollywood si pensi costantemente a un revival, magari sfruttando qualche spin-off. E Jon Feltheimer, CEO di Lionsgate, che ha prodotto i blockbuster delle due saghe, ha confermato che, a suo avviso, “ci sono molte altre storie da raccontare in Twilight e Hunger Games e noi siamo pronti”. Ma per continuare a sfruttare la vena aurifera di vampiri e sadici reality post apocalittici c’è bisogno del consenso delle due scrittrici, che per il momento hanno chiuso le vicende di Katniss e Peta, Edward e Bella, e non sembrano disposte a cedere a breve. Con tutti i soldi che hanno incassato grazie alle romanticissime vicende nate dalla loro fantasia, Collins e Meyer possono tranquillamente prendersi tutto il tempo di cui hanno bisogno, anche se gli studios insistono e provano a mettere fretta. E anche se si riuscisse a raggiungere un accordo, siamo sicuri che Jennifer Lawrence, ormai attrice di talento, corteggiata dai migliori registi su piazza, sia pronta a imbracciare di nuovo l’arco?

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