Un quarto di secolo. Tanto è passato dalla straordinaria impresa del Destriero e del suo equipaggio, guidato da Cesare Fiorio: il record di velocità nella traversata dell’Atlantico. Portata a termine all’alba del 9 agosto 1992 in un tempo che è ancora un primato: 58 ore, 34 minuti e 50 secondi. In particolare, 3016 miglia dal faro di partenza di Ambrose al faro di arrivo a Bishop Rock percorse alla straordinaria media di 53,09 nodi, ovvero quasi 100 km/h (98,323, per la precisione). Numeri che gli anni non sono riusciti a scalfire. Così come l’orgoglio, per l’Italia, di aver messo in acqua la nave più veloce del mondo: quasi interamente in alluminio, 67,7 metri di lunghezza, dalla carena dislocante a prua e planante a poppa, con propulsione a idrogetti e 60.000 cavalli di potenza. Il Destriero venne costruito da Fincantieri tra il 1990 ed il 1991 nei cantieri di Muggiano e Riva Trigoso, in soli 270 giorni. Lo stato dell’arte, per l’epoca, di efficienza e tecnologia. Il che le fruttò l’ambito Nastro Azzurro: la “striscia” di seta azzurra simbolo dell’impresa compiuta, che da allora rimane issato sul pennone della sede dello Yacht Club Costa Smeralda a Porto Cervo.

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