Voleva commettere un attentato terroristico il ragazzo, armato di coltello che sabato sera è stato bloccato all’ingresso della Tour Eiffel, a Parigi. A confessarlo è stato proprio il giovane durante l’interrogatorio. Alla polizia francese che lo ha arrestato dopo il tentativo di oltrepassare gli agenti di sicurezza per entrare nella Torre, ha detto di far parte dell’Isis. Ha ammesso che voleva attaccare i militari per contro dello Stato Islamico. Il giovane è un cittadino francese, nato nel 1998 in Mauritania e residente in Val d’Oise, a nord della capitale francese.

La polizia ha accertato che l’aspirante terrorista soffre di problemi mentali. Era appena uscito da un ospedale psichiatrico ed era noto per aver tentato di forzare un blocco di sicurezza. L’istituto di igiene mentale gli aveva concesso un’uscita dal 4 al 6 agosto. E durante questo permesso l’uomo ne ha approfittato per attuare il suo piano.

Il 19enne, schedato come individuo a rischio di radicalizzazione terroristica, ha detto di essere in contatto con un membro dell’Isis che lo avrebbe incoraggiato a passare all’azione. Tanto che la magistratura francese ha aperto un’indagine anti terroristica sulla vicenda.

L’episodio risale alle sera del 5 agosto quando, dopo aver spinto un agente al controllo di sicurezza, intorno alle 22,30 l’uomo ha estratto un coltello e urlato “Allah Akbar“, (Dio è Grande in arabo). Il ragazzo, però, non ha opposto resistenza quando i militari gli hanno chiesto di posare l’arma e lo hanno arrestato.

 

 

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