Chi è stato a Magaluf, località balneare di Maiorca, nelle Baleari, sa bene che la sua notorietà è dovuta soprattutto alla massiccia presenza di ragazzi e ragazze inglesi, che ogni estate ne combinano di cotte e di crude, dando sfogo alla loro invidiabile esuberanza giovanile.

Il 95% dei turisti di Magaluf sono sudditi di Sua Maestà, richiamati da quelle parti soprattutto dai prezzi bassissimi degli alcolici e da pacchetti convenienti all inclusive. Ma assieme alle pregiate sterline, i baldi giovani britannici portano anche tanti grattacapi alle autorità locali, visto che i loro eccessi negli anni hanno provocato non poche rogne. Gli episodi più gravi riguardano il balconing, la sciocca moda di lanciarsi dai balconi degli alberghi cercando di centrare la piscina. Uno “sport” che ha provocato morti e feriti e soprattutto ha innescato discussioni interminabili in Gran Bretagna e in Spagna.

Magaluf è nota anche per la libertà dei costumi sessuali, con i turisti inglesi pronti a darsi alla pazza gioia alla ricerca dei piaceri della carne. Poco male, per carità, ma il problema diventa serio quando, perché sotto effetto di alcool e droghe o per semplice scelta scellerata, i ragazzi decidono di avere rapporti sessuali occasionali non protetti, con conseguente impennata di contagio di malattie sessualmente trasmissibili. Qualche anno fa, il programma cult “Malattie imbarazzanti” (Embarassing bodies, nella versione originale) aveva registrato una puntata proprio sulle spiagge di Magaluf, tentando di sensibilizzare i turisti inglesi sui rischi dell’abuso di alcool e droghe e di un’attività sessuale occasionale non protetta.

Recentemente, però, qualcuno ha pensato di raccontare la mirabolante vida loca degli inglesi a Magaluf su una pagina Facebook, chiamata The Maga Walk of Shame, nella quale vengono pubblicati video e foto di giovani decisamente segnati da notti brave intenti a tornare a casa o in hotel o semplicemente a risvegliarsi nel letto dello sconosciuto amante di una notte.
L’intento è chiaramente goliardico, ma oltremanica non tutti l’hanno presa bene. La versione inglese del free press Metro, ad esempio, dà conto di critiche feroci perché la pagina prenderebbe di mira persone che non fanno altro che godersi le vacanze, con tanto di foto e video in cui si vedono le facce degli zombie della notte di Magaluf. Tra i commentatori c’è persino chi parla di “molestie” da parte di chi fotografa o filma la “walk of shame” dei malcapitati presi di mira.

Nelle tante immagini pubblicate dalla pagina, si vedono ragazzi che dormono per strada, ragazze che tornano in hotel con il reggiseno in mano o altre che tentano di scappare dall’obiettivo indagatore del censore di Facebook. Goliardata o intento censorio e moralista? Giudicate da soli, dando un’occhiata ad alcune delle immagini pubblicato sul social network.

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