L’accoglienza dei migranti può diventare “economia sociale”. È il caso di Acquaformosa, borgo antico di circa mille abitanti all’interno del Parco Naturale del Pollino, in provincia di Cosenza. “Grazie al progetto Sprar e ai fondi stanziati dal ministero dell’Interno in questi anni abbiamo dato una casa a un centinaio di migranti e ai minori stranieri non accompagnati”, spiega il vicesindaco Giovanni Manoccio (Pd), delegato all’immigrazione per la Presidenza della Regione Calabria. E se il leader del Partito democratico Matteo Renzi dichiara la necessità di “aiutarli a casa loro”, Manoccio, già critico con le parole del suo segretario che a suo giudizio “insegue la destra xenofoba”, rilancia: “Grazie alla loro presenza e alla ricchezza prodotta da questa economia solidale, Acquaformosa è passata dal 380° al 210° posto nelle classifiche del Censis sulla ricchezza prodotta. Lo diciamo a chi parla di invasione”

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