“Gli ultimi sondaggi danno il Pd in calo e al primo posto il M5S? Io non mi fido né quando sono positivi, né quando sono negativi. E poi chi se ne frega, insomma. Abbiamo mesi che ci separano dalle elezioni”. Sono le parole pronunciate a In Onda Estate (La7) dal presidente del Pd, Matteo Orfini, commentando il sondaggio realizzato da Index Research che vede il M5S al 28,4% e il Pd al 25,4%. Il conduttore, Luca Telese, fa notare che i dati sono inferiori a quelli passati del Pd di Bersani. Salomonica la replica di Orfini: “Io sono pronto a scommettere che, quando andremo alle elezioni, saremo ampiamente sopra quella cifra”. Poi commenta il sondaggio sulla fiducia nei leader politici, classifica in cui spicca Beppe Grillo al 24% , mentre Matteo Renzi è al 23% e Luigi Di Maio è al 21%: “La fiducia degli elettori si misurano dalle elezioni, che saranno dopo la fine di questa legislatura. Secondo me quelle percentuali non sono verosimili. Non mi sembra che il M5S goda di questo straordinario momento di forma, anzi gli insuccessi accumulati nelle città che amministrano abbiano fatto calare la credibilità dei 5 Stelle. Non mi sembra neppure che esista la leadership Di Maio, tanto è vero che stiamo misurando Grillo come leader del M5S. Insomma, mi pare che ci sia una partita aperta”. E aggiunge: “Alle elezioni il mio sogno è arrivare al 40%. Se vi ricordate i sondaggi delle Europee, stavamo sotto Grillo. Non è che è sempre un altro mondo quando va bene a noi. Io alle politiche punto ad arrivare primo. Il giorno dopo le elezioni proveremo a fare un governo di centrosinistra, auspicabilmente con le forze più omogenee a noi”. Nel finale, Orfini rifila poderose stoccate all’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ed Eugenio Scalfari, rivendicando il ruolo di massimo oppositore del Fiscal Compact assieme a Stefano Fassina

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