Gli ultimi quattro “comandamenti” del Garante

Il numero 7 consiglia cautela “Per chi non può vivere senza wi-fi” svelando (incredibile dictu!) che non bisogna fidarsi dei punti di accesso gratuiti a Internet, mentre l’8 è per il Garante un ritorno al suo passato medico: lo “Scegliere una protezione alta per non rimanere ‘scottati'” riesce a spiazzare anche il più sarcastico commentatore.

Pur di arrivare a dieci comandamenti come Nostro Signore, l’epilogo dell’Autorità perde un pochino di ritmo. Gli ultimi due sono “Smartphone e tablet pronti a ‘partire'” e “Per navigare tranquilli nel mare dei messaggi'”. Si parla di rischio che i dispositivi personali possano essere rubati (meno male che siamo stati avvisati) e, ancora immaginando la medievale abitudine di mandare Sms, si aggiunge che “si possono poi adottare semplici precauzioni: ad esempio, non rispondere a messaggi provenienti da sconosciuti”.

Basta così.

Forse non è il caso di infierire, ma la curiosità di conoscere chi sia il responsabile della comunicazione dell’Ufficio del Garante è a dir poco irresistibile.

La cosa fondamentale è e resta la stagionalità dei consigli in questione.

Non sapendo se sarà pubblicato un “Autunno in privacy”, vale la pena ricordare che dal 22 Settembre potremo tornare tutti a fare come ci pare.

Figuriamoci quest’inverno…

@Umberto_Rapetto

INDIETRO

Estate in privacy, dai selfie alle app: i consigli di stagione del Garante

Articolo Precedente

L’odio off-line

next
Articolo Successivo

Rompiamo il silenzio mediatico sull’Africa, l’appello di padre Zanotelli ai giornalisti italiani

next