È polemica nei comuni del cratere per i paletti messi dal ministero dell’Istruzione sulla donazione dei libri alle famiglie degli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado. A creare qualche malumore è la circolare inviata in questi giorni alle scuole da viale Trastevere nella quale si definiscono alcuni criteri per beneficiare dell’esenzione. Il 22 giugno la Fedeli aveva annunciato urbi et orbi l’iniziativa: “Libri di testo gratuiti, a settembre, per le studentesse e gli studenti delle aree colpite dal terremoto, per un totale di 140 comuni coinvolti. Lo prevede la convenzione siglata tra il ministero dell’Istruzione e l’Associazione italiana editori (AIE), sintetizzata in una circolare che sarà inviata nei prossimi giorni alle scuole con modalità e scadenze per accedere all’agevolazione”.

Nel comunicato ufficiale non si faceva menzione ad alcun criterio specifico. La sorpresa è arrivata nei giorni scorsi quando nelle scuole del cratere è arrivata la circolare che definisce i termini per avere l’esenzione: avere la residenza in uno dei comuni colpiti dal sisma, la certificazione di inagibilità della casa e un livello Isee non superiore ai 32mila euro. Da aggiungere che l’eventuale stato di disoccupazione e/o la perdita dell’attività produttiva non sono obbligatori ma questa condizione concorre a determinare il livello di priorità. Paletti che hanno creato malumori proprio tra le famiglie. Molti fino ad oggi non erano a conoscenza di questa novità e per altri si tratta di un provvedimento che va ridefinito: “Avere una casa agibile è una bella fortuna ma non può essere una discriminante. Tra l’altro si è esteso il benefit a 140 comuni ma non tutti hanno avuto gli stessi danni. Arquata del Tronto dove vivo io ha il centro distrutto, le macerie stanno ancora lì mentre a pochi chilometri da noi ci sono paesi che non hanno avuto i nostri stessi problemi. Avrei concesso i libri gratis a meno comuni ma a più persone”, spiega Ermanno Cellini, insegnante con la moglie ad Arquata.

Dello stesso parere Andrea Ferretti, del movimento Chiedi alla polvere: “Abbiamo visto se mia sorella poteva aderire ma siamo esclusi. La mia famiglia non rientra perché ha la casa inagibile ma ci sono altri criteri che non corrispondono a quelli richiesti. Si tratta di richieste troppo stringenti soprattutto quella riguardo l’Isee. Come sempre non si è cercato di capire qual è la famiglia in difficoltà scegliendo dei parametri stabili negli uffici a Roma”. Da viale Trastevere si dicono stupiti per la polemica nata e provano a precisare il tutto: “La prima donazione – spiegano i vertici del Miur – è stata messa a disposizione gentilmente dall’Aie”. Nell’autunno scorso, infatti, la ministra Valeria Fedeli aveva annunciato l’iniziativa presa dall’Associazione italiana editori di donare i libri agli studenti ma con gli episodi sismici successivi il ministero ha pensato di includere anche gli altri comuni coinvolti nella tragedia del sisma arrivando a 140 enti. “Un nuovo accordo che amplia – sottolineano da viale Trastevere – quello siglato precedentemente ma che ha costretto il ministero a determinare dei criteri nella donazione. Ora per poter sfruttare al meglio i fondi disponibili è stata stabilita una procedura che consente di dare la priorità alle famiglie in maggiore stato di difficoltà. Tra l’altro la distribuzione gratuita dei testi varrà per i prossimi due anni scolastici, il 2017/2018 e il 2018/2019”.

Insomma libri gratis ma non per tutti. Chi sta meno peggio di altri dovrà fare come sempre nonostante i disagi causati dal terremoto. Il problema secondo molte famiglie che si trovano nel cratere sembrano essere anche le modalità per fare la richiesta per avere i libri gratis: tempi troppo stretti per presentare la domanda e una piattaforma che non funziona perfettamente. Sulla prima questione in effetti il ministero in prima battuta aveva definito un cronoprogramma dove si prevedeva che gli istituti scolastici delle aree interessate avessero tempo fino al 15 luglio per trasmettere l’elenco delle studentesse e degli studenti a cui assegnare i testi e l’elenco dei libri adottati per il nuovo anno scolastico. Ora la data è stata posticipata al 25 luglio ma sul funzionamento della piattaforma il Miur respinge le lamentale: “Ha sempre funzionato e ad oggi abbiamo già circa 180 famiglie iscritte”. Unica difficoltà è individuare la piattaforma (che effettivamente ieri era accessibile): non è sul sito del Miur ma è stata inviata alle scuole.

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