L’Italia è ancora nella morsa del fuoco. Gli incendi che da settimane stanno mettendo in ginocchio in particolare le regioni del centro-sud, non danno tregua. La regione più colpita è la Sicilia dove a Torretta, nel palermitano, nella notte è scoppiato un incendio di vaste proporzioni. A Sciacca in provincia di Agrigento, un rogo troppo vicino al centro abitato all’ingresso est alla città, ha costretto le forze dell’ordine ad evacuare tre palazzine. Sono state fatte sgomberare una quarantina di famiglie. Non ci sarebbero feriti, ma alcune persone, soprattutto anziane, sono intossicate per il fumo. Che ormai raggiunge anche i piani più alti degli edifici. Il fuoco è così vicino alle abitazioni che si teme anche per le autovetture parcheggiate. Sulla zona sono in volo alcuni canadair, a supporto delle squadre di vigili del fuoco e corpo forestale. È stata evacuata anche una scuola dentro la quale si stavano svolgendo le attività.

Ma l’emergenza interessa ancora altre zone d’Italia. Nonostante il depotenziamento del Corpo Forestale dello Stato, si continua a lavorare senza sosta. Sono oltre 500 gli interventi dei vigili del fuoco in corso sostenuti ancora da canadair e elicotteri coordinati dalla Protezione civile. In Sardegna i mezzi aerei anticendio hanno ripreso a volare sui luoghi colpiti dai roghi. Su Budoni stanno intervenendo il super Puma e un elicottero, tra Loculi e Irgoli un canadair e un elicottero, mentre su Alà dei Sardi sono impegnati due canadair e quattro elicotteri regionali, oltre alle squadre a terra. Per tutta la notte gli uomini della Protezione civile, del Corpo Forestale, di Forestas, dei Vigili del Fuoco, dei barraccelli e i volontari hanno proseguito gli interventi di contrasto al fuoco – che ha colpito vaste zone della Gallura, del Nuorese e del Sassarese – e dato supporto nelle operazioni di evacuazione dei villaggi intorno a San Teodoro.Il bilancio è ancora parziale, ma già pesante, quello sulla costa nord orientale della Sardegna, metà turistica tra le più gettonate nell’Isola che richiama ogni anno migliaia di persone.
Molti tra i circa 1.500 tra turisti e residenti fatti evacuare giovedì a scopo precauzionale, non sono ancora potuti rientrare negli hotel, residence e abitazioni private occupati fino all’arrivo delle fiamme.  I dati provvisori parlano di circa 385 ettari bruciati dalle fiamme.

Solo nell’ultimo mese, da metà giugno a oggi, secondo i dati elaborati da Legambiente e raccolti dalla Commissione europea nell’ambito del progetto Copernico, aggiornati al 12 luglio, sono andati in fumo 26.024 ettari di superfici boschive della Penisola, pari al 93,8% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016. Le regioni italiane più colpite sono la Sicilia, la Calabria e la Campania 2.461.

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