Sesso & Volentieri

Solfuria, la prima volta con una donna: “Cosa cerco in lei? Forse quello che non ho mai trovato in un uomo…”

Eccola, Solfuria, che torna con il racconto di una nuova avventura. Nel gioco del dating capita di giocare a superare il limite, di provare a varcare soglie inaspettate... Solfuria non ci delude e sperimenta una situazione inaspettata e inedita

di F. Q.

Luci e ombre. Sono la ragazza che ti ha servito il caffè questa mattina? Sono l’autista del bus che vedi fermo al semaforo? I grafici delle equazioni a 3 variabili sono complessi, a me sembrano vivi. Linearità significa sicurezza? Possono amore, sesso e libertà creare armonia? Magari sono solo un’idea sopita dentro di te o un sassolino nella tua scarpa. Metterò ordine ad un anno di dating: può un genitore, convivente e ultraquarantenne ambire ad avere oltre ad un cane, un gatto e un frullatore anche un pesce rosso immortale? Mi chiamo Solfuria e sono meno diabolica della vita.

È la sera del primo giorno di primavera e con la natura si risvegliano anche i miei amorosi sensi. Sono seduta di fronte ad una donna dal sorriso mozzafiato. Cosa ci fa una mamma di quasi 42 anni seduta a flirtare con una sconosciuta trovata su un sito di incontri? Beh… forse cerca quello che non ha trovato negli uomini. Mi sorprendo ad osservarle le labbra con insistenza sperando un giorno di poterle baciare. E cerco di immaginare la forma del suo seno messo in risalto da una camicia troppo stretta per lasciarmi indifferente. La mia storia inizia qui… da questi ricci biondi… una situazione che mi fa sorridere pensando alle decine di uomini che ho avuto seduti di fronte, nell’ultimo anno. Stesso dating, stessa pizza, ma tutta un’altra musica.

Lei è qui con me. Lo sento. Oltre al sorriso e ai ricci biondi. E’ qui con me e per me. Non vuole portarmi a letto. O, meglio, sono consapevole che potrebbe esserci un risvolto erotico in questo incontro. E forse lo desidero. Ma sento che il momento non è subordinato a nessun compromesso, a nessuna aspettativa. Siamo io e lei, ciascuna per l’altra. Interessate unicamente a viverci il momento. A raccontarci. A scoprirci. Eccola, mi prende la mano e strofina il suo pollice sul dorso della mia. Delicatamente. Mi sorride. Ci guardiamo negli occhi. E parliamo. Vorrei che si spingesse oltre, che osasse. Ma non accade nulla di più. Non ora.

Continuiamo a parlare durante tutta la cena. Un boccone dopo l’altro. Un sorso alla volta. Tra una carezza e uno sguardo. La chiacchierata è piacevole, a tratti intensa. A tratti leggera. Come è possibile che mi senta attratta da una donna? Mi attraversano mille pensieri, ma sono molto divertita da questa situazione. Guardo la mia inaspettata compagna, consapevole che per la prima volta mi intrattengo con una donna e non penso a lei come ad una possibile amica. Che per la prima volta non bado agli interessi che abbiamo in comune, alle situazioni che potremmo condividere. Per la prima volta sto di fronte ad una donna e penso alle sue forme. Alla sua carica erotica. Al suo odore. Al suo sguardo. Riuscirò a fare sesso con lei abbattendo le mie resistenze?

Questa situazione è decisamente eccitante. Mi piace guardarle il seno.

Già. Ma che diavolo ci faccio qui? Che penserebbero i miei genitori se mi vedessero in questa situazione? I pensieri si fanno sempre più veloci. Chissà se questa donna mi piacerà quanto gli uomini. E se dovesse piacermi di più? È plausibile pensare che una donna mi pratichi il miglior sesso orale che io abbia mai ricevuto? E se mi chiedesse di andare da lei cosa risponderei? Le piaccio? Oh cazzo… mi sta proprio corteggiando… ed è pure brava! Ah… se solo un uomo potesse ragionare anche con la testa di una donna. 

Che bello farsi sorprendere dalla vita.

a cura di Alessandro Madron

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