Conto alla rovescia per la prima scadenza della rottamazione delle cartelle. In vista del 31 luglio, data entro la quale si dovrà iniziare a saldare il dovuto, per intero o a rate, la neonata Agenzia delle Entrate-Riscossione ha annunciato la partenza di una serie di servizi per aiutare i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata. Da lunedì 10 luglio sarà operativo ContiTu, che permette di scegliere in autonomia quali tra le cartelle e gli avvisi si vogliono rottamare tra quelli indicati nella comunicazione formale inviata entro il 15 giugno. Inoltre si potrà chiedere online una copia delle comunicazioni sulla propria situazione senza la necessità di inserire pin e password.

Il controllo online della propria posizione – Per avere una copia della propria situazione basterà compilare un apposito form nell’area pubblica del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, senza necessità di password ma solo inserendo codice fiscale e la documentazione necessaria al riconoscimento e indicando la casella mail dove si vuol ricevere la comunicazione che la vecchia Equitalia già aveva inviato via raccomandata o per posta elettronica certificata.

ContiTu per scegliere cosa pagareAccedendo (sempre dal sito dell’agenzia) al servizio ContiTu il contribuente potrà valutare online gli importi complessivi e scegliere di non pagare tutte le cartelle. Ad esempio, spiega una nota, chi ha chiesto la rottamazione per sette cartelle ma si rende conto che potrà riuscire a pagarne soltanto quattro potrà scegliere i debiti che intende rottamare. Il servizio calcolerà l’importo di ciascuna rata e anche il totale. Dopo aver confermato la scelta, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà i nuovi bollettini Rav con cui sarà possibile effettuare il pagamento entro le scadenze previste. Per pagare si possono utilizzare anche i bollettini con la vecchia intestazione intestazione “Equitalia Servizi di Riscossione”.

Prima scadenza il 31 luglio – Il contribuente che ha indicato nella sua richiesta più cartelle o più avvisi, entro il 31 luglio potrà decidere e scegliere quali effettivamente pagare. Se si è scelto il pagamento a rate, entro luglio va pagata la prima. Chi ha optato invece per un unico pagamento deve saldare l’intero debito. I debiti che non si pagano, come previsto dalle norme che regolano la definizione agevolata, rientreranno nelle procedure obbligatorie della riscossione ordinaria. Se si era ottenuto un piano di rateazione, stando alla legge si può tornare alle rate.

Articolo Precedente

Caso Etruria, per recuperare i crediti delle banche venete Padoan chiama la manager a cui Ghizzoni affidò il dossier

next
Articolo Successivo

Popolari venete, via libera dell’Antitrust alla vendita a Intesa: “Non crea posizione dominante e non c’erano altri interessati”

next