Ha approfittato di un permesso premio di dieci giorni per far perdere le proprie tracce. Ismail Kammoun, tunisino di 55 anni, detenuto per omicidio con una condanna definitiva nel carcere di Volterra, in provincia di Pisa, è evaso da giorni e ora è ricercato su tutto il territorio nazionale e all’estero.

Essendo considerato un detenuto-modello – e secondo gli inquirenti che gli danno la caccia “non risulta essere un musulmano radicalizzato” – ha potuto usufruire del permesso che era suddiviso in due parti: due giorni da trascorrere a Volterra e altri 8 sulla costa livornese, da raggiungere con i mezzi pubblici, come scritto su alcuni quotidiani che hanno pubblicato la notizia. Tuttavia la questura di Livorno, che aveva il compito di monitorare la sua presenza sul territorio, non lo ha mai visto e subito dopo il soggiorno volterrano Kammoun è sparito nel nulla.

L’uomo – secondo quanto riporta La Nazione – ha avuto, nel corso degli anni Novanta, rapporti con personaggi vicini a Cosa Nostra ed era detenuto per aver ucciso un ex poliziotto. Accusato da un killer divenuto collaboratore di giustizia, Kammoun è stato condannato al fine pena mai per omicidio di mafia.

“Nel corso dell’anno 2016 si sono verificate, nelle carceri italiane, 6 evasioni da istituti penitenziari, 34 evasioni da permessi premio, 23 da lavoro all’esterno, 14 da semilibertà e 37 mancati rientri di internati – dice Donato Capece, segretario generale del sindacato di polizia Sappe – Dati minimi, rispetto ai beneficiari. Questo non deve però inficiare l’istituto della concessione delle ammissioni al lavoro all’esterno o dei permessi ai detenuti. Servirebbe, piuttosto, un potenziamento dell’impiego di personale di polizia penitenziaria nell’ambito dell’area penale esterna”.

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