Era una serata bolognese in cui ci refrigerava all’aria aperta sorseggiando birra dissetante e gelata. Il dibattito è iniziato quando ho mostrato sul cellulare la foto dei glutei di Charli Howard. Per chi non lo sapesse, Charli è una giovane ragazza britannica. Professione: fotomodella. Viene definita “curvy”, ma secondo me è semplicemente normale e non burrosa. E’ co-fondatrice di All Woman Project, un progetto che sostiene la bellezza naturale delle modelle, di ogni età, peso e razza.

Non sapevo chi fosse fino a quando un’amica non mi ha fatto notare la foto del suo posteriore su Instagram. Dimenticatevi Nadia Cassini, Cannelle o Charlize Theron nello spot “Martini” del 1994. Essendo appassionata di fotografia in bianco e nero, confesso che lo scatto mi è piaciuto subito: due mani nodose, con le vene in rilievo si appoggiano sui glutei. Glutei pieni di cellulite, come pure le cosce. Sul momento ho pensato che la modella fosse agée. Invece appartengono a questa coraggiosa e deliziosa venticinquenne che ha affrontato pubblicamente il giudizio altrui.

Tornando agli amici e alla birra gelata, ho detto che a mio avviso la cellulite è sexy. Sarà che a me la perfezione nel fisico annoia. Sarà che a volte ragiono in modo maschile ma questa cosa le donne si vergognano a mostrare nudo il proprio corpo al partner, per il timore di non piacere, ma sostanzialmente perché non si piacciono, fa riflettere. E’ così bello sentirsi libere, sicure e sexy anche nelle imperfezioni.

Alcuni uomini presenti al dibattito non erano d’accordo: ma no, ma dai, vuoi mettere due natiche tonde, sode, alte, toniche? Certo, avete ragione. Ma poi mica state a guardare la smagliatura o il rotolino quando siete lì, eh.

Che poi, ci sono accorgimenti eccitanti per distrarre voi uomini: una guepière senza le calze, una catenina che cinge la vita, un nastro di raso attorno al collo o attorno alla caviglia, un reggiseno carioca che sorregge ed evidenzia i capezzoli, un body di pizzo open proprio dove non batte mai il sole o il sottoveste nero che è un evergreen.

Insomma la paura è sempre quel sentimento che governa in ogni dove. Perché invece non provare ad affrontarla come la dolce Charli? Perché, care amiche – e questo lo consiglio io – ogni tanto non indossate tacchi e camminate nude in casa passando davanti allo specchio? Serve ad aumentare l’autostima però fatelo in orari in cui sia consentito il ticchettio delle scarpe e per poco.

La mia convinzione è che l’imperfezione femminile invece piaccia agli uomini e che quando sono ringalluzziti non stiano a guardare il pelo… nell’uovo. Loro, con la birretta in mano e al Bar Sport, continueranno a fare i discorsi alla Gigi e Andrea in “Acapulco, prima spiaggia a sinistra” e la lingua alla “Fantozzi” (always love you, ragionier), sognando Nadia Cassini mentre canta “A chi la do stasera”. Nella realtà ci desiderano pazzamente.

Ah, dimenticavo! Al Salone della Lingerie di Parigi, durante le sfilate, le modelle se pur giovani e mozzafiato, ne erano affette. Grazie Charli e w la tua/nostra cellulite.

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