A maggio è tornata a salire la disoccupazione, sia a livello generale sia giovanile. Secondo i dati diffusi dall’Istat, dopo il calo di aprile il tasso è aumentato di 0,2 punti percentuali, all’11,3%. Le persone in cerca di occupazione sono 44mila in più. Inoltre l’istituto nazionale di statistica ha contato 51mila occupati in meno rispetto ad aprile, anche se restano 141mila in più rispetto al maggio 2016. È il primo calo congiunturale dopo otto mesi. Risultano in aumento solo gli occupati ultracinquantenni e i dipendenti con contratti a termine: con la fine degli incentivi voluti dal governo Renzi si inverte dunque la tendenza alla stabilizzazione.

Nel corso del mese è cresciuta anche la disoccupazione giovanile, che torna al 37% con un incremento di 1,8 punti da aprile.  Rispetto al mese precedente ci sono 25mila persone in più – nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni – che sono cerca di occupazione. Sempre l’Istat segnala che l’incidenza dei giovani disoccupati sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,4%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto ad aprile. Il tasso di occupazione cala di 0,5 punti, mentre quello di inattività rimane invariato.

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha commentato dicendo che “dopo il forte aumento registrato ad aprile, la diminuzione degli occupati registrata a maggio non muta le tendenze di medio-lungo periodo dell’occupazione che continuano ad evidenziare, sia su base trimestrale che su base annuale, la crescita degli occupati e la diminuzione dei disoccupati”.

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