“Si tratta di una chiara vittoria del centrodestra e di una sconfitta del centrosinistra particolarmente dolorosa, in città dove c’era una più radicata tradizione di sinistra. E’ evidente che una parte dell’elettorato di sinistra non ha votato per il centrosinistra”. Così Massimo D’Alema, arrivando a Roma per partecipare all’assemblea regionale di Articolo 1 – Movimento Democratici e Progressisti, commenta l’esito dei ballottaggi delle amministrative: “Il crollo dell’affluenza è li a testimoniare una sorta di sciopero del voto che ha danneggiato tutti, ma in particolare il centrosinistra”. D’Alema evita di parlare di Renzi e non commenta il lungo post, con il quale il Presidente dem Matteo Orfini sui social, ‘archivia’ il centrosinistra, è da una valenza nazionale al voto di ieri: “Il punto – sostiene D’Alema – è che non è sufficiente fare il centrosinistra senza fare una seria riflessione politica sulle politiche seguite nel corso di questi anni. Le persone non votano più per il centrosinistra perché sono arrabbiate per il JobsAct, la ‘Buona Scuola’. E siccome queste politiche vengono continuamente rivendicate e non sottoposte ad una seria analisi autocritica è evidente che se non c’è una svolta nelle politiche, nei contenuti, non c’è nessuna possibilità di recupero“.

Per Alfredo D’Attorre, deputato di Art.1-Mdp, è essenziale “modificare la leadership del centrosinistra per modificarne le politiche. La sconfitta di Renzi si è già consumata e rischia di trascinare con sé l’intero centrosinistra

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