Cultura

Volterra teatro, Armando Punzo lascia il festival dopo 17 anni: “Qualità artistica affidata al ribasso economico”

Il direttore della Compagnia della Fortezza affida a un lungo sfogo su Facebook la decisione di non partecipare al bando: "Semplicemente, io, quest’anno, come artista, non sono più in grado di garantire la stessa qualità che offrivo gli anni precedenti"

di Davide Turrini

Addio Festival di Volterra. Il drammaturgo Armando Punzo, direttore della Compagnia della Fortezza, straordinaria realtà formativa di teatro sociale che lavora da anni con i detenuti del carcere di Volterra, affida a Facebook la pesante rinuncia al bando comunale che assegna la gestione dell’edizione 2017 della storica manifestazione. Troppo poco il tempo a disposizione per organizzare il festival (meno di un mese e mezzo), risorse a disposizione nel bando sempre più esigue (40mila euro), impossibilità di invitare compagnie teatrali e sviluppare le cosiddette “residenze”, complicatissimo partecipare a bandi europei triennali e via di seguito.

Il lungo elenco punto per punto del regista campano è reperibile sulla sua pagina Facebook. “Quello che più fa male è che la qualità artistica è affidata al ribasso economico. Non voglio però polemizzare col Comune di Volterra, perché questa volta la questione è più grossa, si è allargata a diverse situazioni anche nel resto d’Italia. La cultura è diventata un argomento poco importante, solo che fare teatro non è come produrre lavatrici”, spiega Punzo a FQMagazine. “Semplicemente, io, quest’anno, come artista, non sono più in grado di garantire la stessa qualità che offrivo a Volterra Teatro gli anni precedenti”.

“Da otto anni, almeno da quando io sono sindaco, la gestione del Volterra Teatro si verifica per trasparenza con un bando – risponde il primo cittadino Marco Buselli – quest’anno c’è stato un piccolo ritardo perché abbiamo provato fino all’ultimo a creare un bando biennale, cosa che non è riuscita, ma che dal prossimo anno proveremo a garantire”.  Da parte sua il primo cittadino sceglie la polemica: “Suggerisco a Punzo di aver maggiore rispetto per le risorse della comunità volterrana. I quarantamila euro a disposizione sono diecimila in meno dell’anno scorso ma è anche il maggiore contributo annuo del nostro comune ad una manifestazione culturale. Non dimentichiamo – conclude – che ogni anno il Comune di Volterra è ben lieto di erogare 11mila euro alla Compagnia della Fortezza di Punzo per l’attività culturale portata avanti con il carcere del luogo”.

“Ho lavorato anni per creare uno spazio comune tra artisti e pubblico, per far accrescere ed essere portatori di un’idea da condividere con la cittadinanza – spiega da parte sua il regista – Un festival teatrale è un luogo di riflessione sulla cultura come ripensarsi e rimodellarsi di continuo. Ben vengano gli introiti, ma un festival non può essere pensato solo come volano economico e come turismo”.

Il festival Volterra Teatro è nato nel 1987 per volere di Vittorio Gassman e nel tempo ha ospitato nomi importanti del teatro italiano e mondiale. Armando Punzo è stato confermato direttore dal 2000 in avanti fino a quando è subentrato un bando del 2009, che Punzo ha regolarmente vinto. “Nel bando 2017 non è stato formalizzato nessun concetto al massimo ribasso” – chiosa Buselli – “tra i progetti culturali saranno chiaramente valutati la qualità della proposta e ancor di più l’esperienza maturata che lo avrebbe favorito. Quello che temo adesso, visti anche gli attacchi immediati del Pd – Buselli è stato eletto in una lista civica vicina ai 5Stelle e che definisce “trasversale anche se di sinistra visto che il Pd non lo è più” – è il possibile sfilarsi dal progetto dei finanziamenti privati. E questo davvero sarebbe un guaio per Volterra e la storia del Festival”.

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