Il privato è pubblico. Anche e soprattutto se sei una star di fama mondiale. E no, non c’entra nulla uno dei comandamenti dell’impegno politico degli anni Settanta. Nel caso di Katy Perry, il privato è diventato pubblico per motivi promozionali, perché c’era da lanciare Witness, il nuovo album della popstar americana, e allora è stato messo in piedi una sorta di Truman Show di 72 ore su YouTube, con la cantante seguita dalle telecamere giorno e notte, con tanto di ospiti supervip ad alternarsi nella “casa”.

Quello che ne è venuto fuori, però, ha forse superato le previsioni e le stesse intenzioni della trovata pubblicitaria, visto che Katy Perry, tra una chiacchierata con James Corden e una spadellata con Gordon Ramsey, ha avuto anche modo di parlare di sé, della propria vita, del rapporto difficile con i genitori, degli amori e dei dolori di una vita vissuta sempre in prima pagina. E lo ha fatto scoppiando in lacrime, in diretta, senza filtri né censure.

Non è stato facile, a quanto pare, essere una popstar da milioni di copie, e Katy Perry lo ha raccontato, in diretta streaming, al suo psicoterapeuta Siri Singh: “Ho pensato di suicidarmi, è vero. Ho avuto questi pensieri e mi vergogno di essermi sentita così male e così depressa”. Come spesso capita in questi casi, una delle cause di questo disagio va cercato nel rapporto difficile con i genitori (cattolici e severi): “Il rapporto con loro è strano. Diciamo che siamo d’accordo sul non essere d’accordo, ma ci vogliamo bene. Veniamo da luoghi diversi. Loro possono credere in quello che vogliono, nessuno gli dice di non farlo”.

E nel tentativo di riappropriarsi della propria identità originale, cercando di mettere sullo sfondo la popstar, rientra anche il radicale cambio di look, con capelli cortissimi. Una voglia di tornare a essere semplicemente Katheryn Elizabeth Hudson (il suo vero nome) che si scontra giocoforza con la realtà: Katy Perry è una delle popstar più amate, pagate e famose del mondo e quando si arriva a quel livello, indietro non si torna. Quello che si può fare, invece, è cercare di non essere sopraffatti dal personaggio, da quello che ci si aspetta da te. Katy Perry ne è consapevole ma ha confessato che nella vita “puoi essere giusto o puoi essere amato. Io voglio solo essere amata”. C’è stato spazio e tempo anche per parlare di amore e delle relazioni vip della cantante, che alla fine ha persino stilato il podio degli amanti migliori: Dj Diplo, Orlando Bloom e John Mayer. Nessuna menzione per Russell Brand, l’eccentrico attore britannico con cui la Perry è stata sposata dal 2010 al 2011.

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