Non bastava lo scandalo delle copie gonfiate che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano e di diversi dirigenti della società editoriale per false comunicazioni sociali. In vista dell’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio 2016, la capogruppo ha depositato un documento riepilogativo dei “dati essenziali” dei bilanci delle società controllate da cui emergono ulteriori potenziali criticità sia sotto il profilo strettamente economico-finanziario (diverse controllate risultano in perdita a causa di uno strutturale squilibrio tra costi e ricavi), sia dal punto di vista dei rapporti tra parti correlate e tra dipendenti e azienda. Esemplare da questo punto di vista il caso della Emc che per la prima volta compare nell’elenco delle società controllate e consolidate nel bilancio del gruppo Sole 24 Ore pur essendo stata acquisita nell’ormai lontano 2008. La società, che ha sede a New York, ha una storia singolare: è un’agenzia di informazione fondata nel 1982 da Mario Calvo Platero, responsabile della redazione newyorchese del quotidiano di Confindustria, e da lui diretta. L’acronimo Emc sta per “Economic and management consultants” e per oltre vent’anni questa piccola società ha rappresentato un’attività collaterale dell’intraprendente corrispondente da New York del Sole 24 Ore.

Nel 2008 la svolta: il 15 maggio il consiglio d’amministrazione del Sole 24 Ore ha dato mandato al presidente Giancarlo Cerutti e all’amministratore delegato Claudio Calabi di condurre la trattativa per l’acquisizione dell’intero capitale sociale dell’agenzia d’informazione Emc. La società editrice del quotidiano di Confindustria, cui sono state chieste spiegazioni, ha confermato che  il cda e la direzione del quotidiano (all’epoca il timone del giornale era in mano a Ferruccio De Bortoli) erano a conoscenza del fatto che il capitale della società fosse detenuto da Platero, dipendente del giornale. L’acquisizione viene finalizzata, il 100% del capitale di Emc passa al Sole 24 Ore, Platero assume  incarichi nella controllata ma ad oggi la società editrice – nonostante espresse e reiterate richieste – non ha ritenuto di rendere noto il prezzo pagato per l’acquisizione. Lo stesso dicasi per Platero che, interpellato sulla questione non ha voluto parlare di cifre. Parimenti, nel 2008 l’operazione non è stata comunicata al mercato (il Sole 24 Ore si è quotato in Borsa nel 2007), né se ne trova traccia nella semestrale al 30 giugno 2008 e nella trimestrale chiusa al 30 settembre. Emc non viene consolidata nonostante sia posseduta al 100%, ma nel bilancio di fine anno (2008) se ne trova una flebile traccia: pur non comparendo tra le società controllate, viene citata nel prospetto delle operazioni con parti correlate per un do ut des  quasi insignificante con la capogruppo (7mila euro di crediti commerciali, 6mila euro di debiti commerciali, 7mila euro di ricavi e 40mila euro di costi). Poi Emc scompare totalmente dalle pieghe dei bilanci del Sole 24 Ore fino al 2015, dove la ritroviamo citata assieme all’agenzia di stampa Ansa nel prospetto delle operazioni con parti correlate alla voce “costi”. La cifra complessiva è di 1,818 milioni di euro, la dicitura è “altre parti correlate” e viene così spiegata: “i costi si riferiscono principalmente a Emc e Agenzia Ansa e sono inerenti a costi d’agenzia, di stampa e di consulenze redazionali”. Di più non è dato sapere.

Intanto scoppia lo scandalo delle copie gonfiate, cambiano i vertici del gruppo editoriale e viene avviata una doverosa opera di pulizia. Il gruppo si accorge così che la controllata statunitense Emc – chissà perché – non è mai stata consolidata. Viene dunque operata una correzione e l’accaduto viene giustificato così: “Si tratta di una Società che svolge quasi esclusivamente attività giornalistiche a favore del Gruppo – si legge nel bilancio 2016 -. Tale Società anche in considerazione degli importi di totale attivo e di totale ricavi considerati irrilevanti, non era stata inclusa nel perimetro di consolidamento, Emc Inc è stata ora inclusa nel perimetro di consolidamento. Tale variazione ha avuto un impatto positivo sul patrimonio netto al 31 dicembre 2015 di 0,3 milioni di euro”. Fin qui il bilancio consolidato. Dal prospetto sui conti delle controllate depositato il 13 giugno dalla società editrice emerge però qualche dato curioso: nel 2016 i ricavi complessivi di Emc sono risultati pari a 1,11 milioni di euro a fronte di spese per il personale di 258mila euro e di costi per l’acquisto di servizi di ben 755mila euro e la società ha chiuso l’esercizio con una perdita di 142mila euro. Posto che per il 90% i ricavi sono relativi alla produzione di notizie e servizi a favore della capogruppo, viene da chiedersi la ragione di un così forte squilibrio tra costo del personale e costo dei servizi.

Interpellata su questo come su altri punti, la società editrice ha precisato che il Sole 24 Ore ha risolto consensualmente il rapporto di lavoro con Platero dal 1 marzo 2017,  che mantiene però una collaborazione come editorialista e la conduzione della trasmissione radiofonica America24. Il primo marzo ha invece cessato tutte le sue cariche in Emc (era presidente della società) e che “al fine di migliorare il conto economico della controllata, a marzo 2017, dopo l’uscita di Mario Calvo Platero, il nuovo cda espressione della capogruppo ha dato incarico a una società di consulenza indipendente di rappresentare la situazione esistente e gli scenari di una ristrutturazione operativa della controllata”. Nell’ambito di questo incarico, “alcune attività sono state valutate non core e quindi interrotte (Review Italy e Italy24), mentre diversi contratti sono stati rinegoziati con riduzione e risparmio”. Per contro, “i servizi di maggior interesse per il gruppo, quali il cosiddetto ‘servizio inglese’ con notizie in lingua per la Borsa di Londra ed il supporto per i servizi di media-factory, sono stati mantenuti e consolidati”. La società editrice dice di attendersi a regime (per il 2018) una riduzione di oltre il 50% dei costi di Emc, con corrispondente riduzione dei ricavi verso la capogruppo, e un sostanziale pareggio di bilancio: “La previsione è di passare dai costi totali del 2016 pari a 1.415.586 euro a 550.698 euro nel 2018”.

Insomma, il nuovo management si sta dando da fare per rimettere in ordine i conti, ma la confusione generata dalla scarsa trasparenza della passata gestione anche nell’ambito delle società controllate non è semplice da dipanare e non si può escludere che possano saltare fuori nuove sorprese. Intanto, a condire con un pizzico di mistero in più il “caso” Emc, c’è la questione della proprietà del sito America24, accessibile dall’home page del Sole 24 Ore e “brandizzato” dal quotidiano, ma che non risulterebbe di sua proprietà. Forse è della stessa Emc che nel frattempo ha cambiato nome in Sole 24 Ore Usa. Sul punto la capogruppo non ha fornito una risposta, mentre sui database ufficiali non compare alcun dato essendo stata utilizzata una società schermo con sede in Florida per tutelare la privacy: una scelta a dir poco curiosa per un sito editoriale.

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