Quando nel luglio del 2015 si aggregò agli Allievi dell’Inter a titolo gratuito, in pochi avrebbero immaginato una crescita così costante e convincente del giovane belga. Nonostante fosse già considerato in patria tra i maggiori talenti U16 – assieme all’attuale compagno di squadra nell’Inter Primavera Zinho Vanheusden – l’impatto positivo che ha avuto col calcio italiano non era per niente scontato. Ma Xian Emmers, dinamico centrocampista dell’Inter di mister Vecchi, ha fin da subito confermato le ottime impressioni avute da Samaden & Co. quando ancora militava nell’U17 del Genk.

Figlio di Marc Emmers, ex giocatore della nazionale belga (e del Perugia di Gaucci) tra la fine degli anni 80 e negli anni 90, il giovane Xian nasce a Lugano durante l’esperienza del padre nel campionato svizzero, ma muove i suoi primi passi nel gioco del calcio presso l’KFC Hamont 99, la squadra della città di Hamont-Achela (proprio come il padre, quando la società era ancora nota col nome di Hamontlo) a nord-est del Belgio sul confine con i Paesi Bassi, prima di intraprendere la via per Genk.

In questa stagione ha disputato un campionato sopra le righe e contribuito in modo significativo al trionfo finale in campionato dei nerazzurri. Autore del gol vittoria nella semifinale scudetto Primavera contro la favoritissima Roma, le prestazioni del classe ’99 belga non sono passate inosservate, sia per apporto alla causa interista, sia per le qualità individuali mostrate in campo.

Centrocampista duttile, tecnicamente dotato e con chiara propensione offensiva, oggi si dimostra vera arma in più per la mediana nerazzurra. Schierabile da mezz’ala in un centrocampo a 3, ha trovato una buona continuità anche in posizione di regia soprattutto nell’ultima parte di stagione (per intuizione di mister Vecchi), grazie alla buona propensione nel far circolare il pallone e nel far ripartire la squadra, creando superiorità numerica già nella propria trequarti sfruttando il buon dribbling e la volontà di osare anche in situazioni difficili. Caparbio con la palla tra i piedi, dimostra notevoli margini di miglioramento soprattutto dal punto di vista fisico.

Sarà probabilmente una delle colonne portanti dell’Inter Primavera 2017/18 assieme ai tanti classe ’99 che hanno portato i nerazzurri al tricolore. Una squadra che sicuramente proverà a ripetere l’ottima stagione appena trascorsa e raggiungere obiettivi importanti, ma con un occhio di riguardo verso la Prima squadra: con una società in corso di rifondazione e dichiaratamente disposta a dare più spazio ai prodotti del proprio vivaio, sognare in grande non è poi qualcosa di così irraggiungibile.

Articolo Precedente

Serie A, Spalletti (Inter): “Juve? Dette molte cattiverie. Ma non abbiamo nessun timore”

next
Articolo Successivo

Federazioni sportive, limite di 2 mandati per i presidenti: la Camera rinvia ancora l’esame del ddl. Che ha l’effetto contrario

next