UNA DOPPIA VERITA’ di Courtney Hunt, con Keanu Reeves, Renée Zellweger. USA 2017. Durata: 94’ Voto 3/5 (AMP)

“Andava fatto da molto tempo”. Sono le uniche parole che il 17enne Mike riesce a proferire inginocchiato al fianco del cadavere ancora caldo del padre, pugnalato nello stomaco: la madre Loretta, accorsa da lui, cerca di dissuaderlo da prendersi le responsabilità del reato. Ma Mike è reo confesso, e dunque accusato di omicidio premeditato: in tribunale si affida alla difesa dell’avvocato di famiglia Ramsey. Legal thriller esemplare, il secondo lungo di Courtney Hunt (Frozen River, indimenticabile) deve all’immensa letteratura sul genere (Rashomon su tutti) non solo la solida struttura narrativa ma anche l’attenzione a non ripetere ingranaggi già troppo visti. Il tema di The Whole Truth (titolo originale semanticamente ben diverso dalla traduzione italiana…) è il meccanismo dialettico ed ermeneutico rispetto alla ricerca della verità laddove avvocati, imputato e famigliari si scambiano inconsciamente i ruoli, palleggiandosi la posizione di vittime e carnefici. In gioco c’è la relatività di una verità liquida, sempre meno coincidente al concetto di giustizia, e ancor meno di legalità. Lo spettatore è intrigato da una sceneggiatura ben scritta e da una regia sorvegliata, assumendo e perdendo vicendevolmente convinzioni fino alla definitiva resa dei conti.  Buono il rientro da protagonista di Keanu Reeves, già antico Avvocato del diavolo, e della purtroppo “plastificata” ex Bridget Jones, Renée Zellweger.