Youssef Zaghba? Fu fermato lo scorso anno all’aeroporto di Bologna, andava con uno zainetto in Turchia e suscitò qualche elemento di sospetto. All’operatore che lo controllò disse che voleva fare il terrorista. Poi si corresse”. Sono le parole del procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, intervistato da Raffaella Calandra per Radio24. sul terzo terrorista responsabile dell’attentato a Londra, l’italo-marocchino Youssef Zaghba. “In quel controllo gli fu sequestrato l’apparecchio” – spiega – “però, secondo il Tribunale del riesame, non c’erano i presupposti per ravvisare la sussistenza di un reato e ne ordinò la restituzione. Quindi, non si è potuto esaminare integralmente il contenuto di questo apparecchio informatico. Zaghba fu segnalato a Londra come possibile sospetto“. E sottolinea: “Nell’arco di un anno e mezzo, è venuto dieci giorni in Italia ed è stato sempre seguito e monitorato dalla Digos di Bologna. Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare, ma non c’erano gli elementi di prova che lui fosse un terrorista. Era un soggetto sospettato per alcune modalità di comportamento”

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