La legge è uguale per tutti. E questo significa che si può finire in carcere anche a 80 anni se la sentenza di condanna è definitiva. Anche se per 20 giorni. Carmelo Bennici di Porto Empedocle ha realizzato cinque anni fa una costruzione abusiva in una zona ad assoluta inedificabilità ad Agrigento. La polizia lo ha arrestato in esecuzione di un provvedimento dell’ufficio esecuzioni penali della Procura sulla base di un’ordinanza emessa dal tribunale di sorveglianza di Palermo che ha rigettato l’istanza di messa in prova dell’anziano. Bennici è stato portato al carcere Petrusa. L’abuso è stato commesso in contrada Maddalusa, un’area che rientra nella zona A del parco della Valle dei Templi.

Una decisione che viene contestata dall’avvocato ambientalista, Beppe Arnone, che parla di “due pesi e due misure”. “Proprio questa mattina sono andato in Corte d’appello a Palermo per ritirare copia degli atti notificati al comune di Agrigento e alla Regione siciliana affinché demolissero totalmente la villa abusiva in pieno parco archeologico realizzata dall’ex sindaco ed ex senatore Calogero Sodano e ne ripristinassero i luoghi”, dice l’avvocato ambientalista Beppe Arnone, legale di Legambiente nel processo penale che ne ha disposto la demolizione. “A sei anni e mezzo dalla decisione della Cassazione che confermava la demolizione dell’opera e dalla notifica di tale decisione a Comune e Regione – afferma Arnone – ancora Sodano felicemente alberga nella villa abusiva, mentre l’ottantenne Bennici, figlio di nessuno, da stasera dorme in carcere”. “Eppure – argomenta Arnone – la villa abusiva di Sodano insiste in contrada Maddalusa, a poche centinaia di metri dall’abuso edilizio che ha portato l’ottantenne in carcere. Viene voglia di dire che questo è lo Stato di Pulcinella. Sarebbe il caso, e mi attiverò in tal senso, che la Procura di Agrigento e quella di Palermo, rappresentanti di una giustizia solerte che mette in galera gli ottantenni, andassero a verificare che fine ha fatto l’ordine di demolizione della villa di Sodano”. Per Arnone “mandare in carcere l’anziano è sbagliato, l’abusivismo si sanziona demolendo immediatamente le costruzioni illegali“. “Si ritiene che mandare il galera una persona di 80 anni possa fare da deterrente contro l’abusivismo? – aggiunge – Mi pare una forzatura irrazionale, non credo che così facendo si possano ottenere risultati e scoraggiare gli abusivi”.

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