Scintille a Dimartedì (La7) tra i candidati sindaci di Palermo Ugo Forello (M5s) e Fabrizio Ferrandelli (ex Pd, ora centrodestra) in un confronto televisivo in vista delle prossime elezioni amministrative nel capoluogo siciliano. La miccia è innescata dal sindaco uscente Leoluca Orlando che, parlando di legalità, fa riferimento non esplicito a Ferrandelli: “Siamo una giunta che, a differenza di tante altre, non ha incidenti giudiziari. E voglio ricordare che c’è qualcuno che si candida, essendo indagato per voto di scambio mafioso ed essendo sostenuto da un condannato per mafia (Totò Cuffaro, che ha scontato una condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. ndr)“. “Noi siamo per la legalità praticata” – ribatte Ferrandelli – “In questa terra siamo stati abituati per troppo tempo ai professionisti dell’antimafia e a coloro che sulla legalità hanno costruito carriere e spesso anche dei profitti sulla gestione dei beni confiscati e delle associazioni antiracket“. Il candidato di centrodestra si riferisce, senza nominarlo, all’aspirante primo cittadino del M5S, che fino allo scorso anno era leader dell’associazione antiracket Addiopizzo, e agli audio diffusi in rete qualche settimana fa. Non ci sta Forello, che ribatte: “Certo, ricevere lezioni da chi è indagato e fa accordi politici ed elettorali con un condannato in via definitiva come Cuffaro è qualcosa di veramente inquietante per la nostra terra. Ma noi lo impediremo”. “Io ho praticato la legalità” – risponde Ferrandelli, citando l’inchiesta sulle firme false nel M5S palermitano – “togliendo i bambini dalla strada con un’azione molto chiara e non ho mica staccato parcelle in associazioni utilizzando l’antimafia, come chi mi attacca oggi. Io ho una mia correttezza, ho sempre chiarito i miei comportamenti alle autorità giudiziarie, ho sempre collaborato. Non mi sono mai avvalso della facoltà di non rispondere, come fanno invece i compagni di partito di Forello. Forse il suo proclama sarebbe corretto se non fosse candidato in un partito di indagati”. “Intanto le affermazioni di Ferrandelli saranno oggetto di querela” – controbatte Forello – “perché sono assolutamente fuori luogo. Io posso affermare che il candidato Ferrandelli è un indagato per voto di scambio politico mafioso e che i soggetti indagati per le firme false sono stati immediatamente sospesi dal nostro movimento

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