Stasera a Cannes, quel rosso del tendaggio casualmente posto anche all’esterno della Salle provocherà sulla Montèe des marches il delirio assoluto: con alcuni degli interpreti, saliranno certamente David Lynch, Kyle MacLachlan, la madrina del festival Monica Bellucci e probabilmente anche Mark Frost con altri protagonisti. Il red carpet è previsto alle 19:30 e già non ci sono più posti in piedi attorno al Palais.

Evaporata l’attesa e sancito il bluff della première mondiale, “evento” al Festival di Cannes, Twin Peaks 3 in programma oggi con i primi due episodi della nuova stagione ha comunque sortito le dovute emozioni. Queste, in effetti, si legano essenzialmente alla visione sul grande schermo, esaltatore perfetto per l’ipnosi lynchiana. Così è andata, stamane, alla proiezione stampa delle 10:30 nella Salle du Soixantième. Si pensava andassero in pochi, con tanto di (pre)visioni già avvenute in forme più o meno lecite. Invece, la sala si è gradualmente riempita: una voglia di appassionati e cinefili di vedere (o per alcuni rivedere) la creatura sublime di un creatore visionario, immersi nelle oscurità fisiche e dell’anima, dove Black Lodge con le sue tende rosse e il pavimento grecato poteva emanare in pienezza la sua forza disturbante, a tratti terrificante.

No, non ci sono paragoni. Sebbene concepito per la tv, Twin Peaks – la cui corrente stagione da domani regolarmente su Sky atlantic Hd – sul big screen è un’esperienza straordinaria, in ogni senso. Il gioco a riconoscere taluni interpreti invecchiati si mescola alla sorpresa di incontrarne di nuovi, giovani, “contemporanei”, eppure già permeati da quel “mistero buffo” che si chiama appartenenza a un cult unico nel suo genere. In Twin Peaks, ogni presunto essere normale è sottoposto a una mutazione di pelle, di voce, di sguardo. E così avviene per lo spettatore che resta incollato due ore senza accorgersene, dopo aver fatto un patto col diavolo dei freak.

Iniziata con applausi ai titoli di testa, la proiezione dei primi due episodi è terminata inconsapevolmente, ovvero ciascuno degli spettatori pensava fosse finito solo il primo episodio, mentre già si erano consumati entrambi in due ore di proiezione stupefacenti.

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