Ventidue morti e almeno 50 feriti a causa di un’esplosione al termine del concerto di Ariana Grande alla Manchester arena, in Gran Bretagna. L’attacco è avvenuto intorno alle 22.30, poco dopo l’esibizione della pop star americana 24enne, e in una zona esterna alla struttura. La polizia, secondo fonti della Bbc, indaga su quanto accaduto come “un fatto di terrorismo”. Le indagini sono state affidate alla North West Counter Terrorism Unit. Secondo dirigenti americani citati dalla Cnn, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di “un attentatore suicida”, mentre altri media avevano parlato di una bomba piena di chiodi. Un secondo oggetto sospetto è stato fatto brillare per motivi di sicurezza nella zona di Cathedral Gardens, a pochi minuti di distanza, ma si trattava semplicemente di vestiti abbandonati.

Dopo il primo allarme si era ipotizzato che la fuga fosse stata causata dal panico per l’esplosione di un’altoparlante e che le vittime fossero dovute alla calca improvvisa. Ma nel giro di poche ore, è stata confermata dalle forze dell’ordine almeno un’esplosione. Secondo numerosi testimoni sarebbe avvenuta nel foyer, mentre secondo fonti ufficiali della Manchester arena sarebbe successo all’esterno della struttura. Fin dai primi minuti la polizia aveva parlato di un “serio incidente” e chiesto alle persone di evitare l’area. La stazione della metropolitana più vicina (Victoria) è stata chiusa. Sul posto è arrivata una squadra di artificieri.

Alcuni testimoni hanno riferito alla Bbc di aver visto almeno una ventina di corpi nell’area. Diverse persone reduci dal concerto hanno raccontato di aver visto fumo e di aver avvertito un odore acre, come di esplosivo. “Da tutto quello che posso capire si è trattato di una bomba”, ha detto all’agenzia Pa una donna che era nell’arena con il marito e i suoi tre bambini. “Sono sotto shock, tutti gridavano, non ho visto il danno dell’esplosione, ma ho sentito un odore soffocante, come di bruciato”, ha aggiunto. La Bbc ha invece raccolto la testimonianza di Andy che si trovava vicino all’ingresso in attesa di moglie e figlia. “E’ stato come in un film di guerra“, ha detto. “Sono stato sbattuto a terra a causa della forze dell’esplosione. Quando mi sono rialzato, ho visto che c’erano corpi dappertutto. Non so dire se fossero morti, ma sembravano morti. Erano ricoperti di sangue ed erano feriti. La prima cosa che ho fatto è stato correre nell’arena per cercare la mia famiglia”.


La Manchester Arena, una struttura utilizzata per eventi sportivi e concerti, è la più grande arena indoor d’Europa. E’ stata completata nel 1995 e ospita regolarmente eventi di richiamo. Ha una capienza superiore ai 21.000 posti. In serata era affollata di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, per un concerto di Ariana Grande. La pop star, come riportato dalla sua portavoce, sta bene e non è ferita. Come è già successo in occasione degli ultimi attentati in Europa, gli abitanti del posto stanno mettendo a disposizione case e stanze per chi fugge dal luogo dell’incidente.

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Manchester, il panico nell’Arena. Folla in fuga dopo l’esplosione

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