Sono molti e per lo più giovanissimi i dispersi dell’attentato alla Manchester Arena, dove sono morte 22 persone – tra cui alcuni bambini, ha confermato il capo della polizia Ian Hopkins – e oltre 50 sono rimaste ferite nell’esplosione di un ordigno ad opera di un kamikaze, dopo il concerto della pop star americana Ariana Grande. Così sui social network, con l’hashtag #MissingInManchester, è scattata la ricerca dei dispersi, che sono ancora una dozzina. Intanto il cerchietto con le orecchie, tra gli accessori preferiti della cantante, è diventato simbolo della strage: l’immagine stilizzata, con le orecchie sopra il nastro nero che indica il lutto, viene utilizzata nei tweet con gli hashtag #prayforManchester e #prayforariana.

Nel caos che è seguito all’attacco si sono perse le tracce di molti ragazzi presenti, come Olivia Campbell, 15 anni, di cui la madre non ha notizie da lunedì sera. “Ci dicono di aspettare e di stare vicino ai telefoni”, racconta Charlotte, 39 anni. Olivia era al concerto con il suo migliore amico, Adam, che è stato ricoverato al Manchester Royal Infirmary per lievi ferite. “Aveva il telefono ma non prende, forse l’ha perso nel fuggi fuggi generale”, ha spiegato al Manchester Evening News. “Ma sa il mio numero a memoria quindi so che può contattarmi se ne ha la possibilità”. Intanto i social network si stanno mobilitando per contribuire alla ricerca dei dispersi.

Ci sono diversi hashtag, il più usato #MissingInManchester (letteralmente “dispersi a Manchester”), con cui centinaia di utenti stanno cercando notizie di parenti, fratelli, sorelle e più spesso figli di cui si sono perse le tracce dopo l’attentato al concerto. Oltre a diffondere le foto dei ragazzi dispersi, molti invitano gli utenti a condividere qualunque informazione. Tanti anche i gesti di solidarietà: dopo l’attentato, numerosi tassisti hanno dato passaggi gratuiti ai ragazzi che dovevano tornare a casa e via social diversi cittadini hanno offerto posti letto a chi non poteva rientrare.

Su Twitter e Facebook si consiglia di telefonare alle varie strutture dell’Holyday Inn, dove più di 50 ragazzi senza genitori o tutori sono stati accolti nella tarda serata di ieri.

La solidarietà arriva anche dalle celebrità del mondo della musica, prima tra tutti proprio Ariana Grande, che su Twitter si dice “distrutta” per l’accaduto. “Dal profondo del mio cuore, mi dispiace tantissimo. Non ho parole”. E poi altre star amate soprattutto dai più giovani, come Selena Gomez (“I miei pensieri e le mie preghiere vanno a tutte le persone coinvolte”), Taylor Swift (“Mando tutto il mio amore”), Lorde (“Stanotte ogni musicista si sente nauseato e responsabile: i concerti dovrebbero essere sicuri per voi”) e Harry Styles degli One Direction (“Cuore spezzato per Manchester”).

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