Beppe Grillo ha detto che il M5S è francescano? Mi pare un po’ esagerata questa battuta“. Sono le parole pronunciate a Tagadà (La7) da monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, sulla marcia pentastellata per il reddito cittadinanza. Facendo eco alle dichiarazioni del segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, il religioso spiega: “Il vero francescano ha una dimensione religiosa della povertà. Basta ricordare “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei Cieli”. Cioè, se siete poveri, Dio è la vostra pienezza. E quindi, partendo da lì, bisogna staccarsi dai beni materiali e non far diventare il denaro motivo della propria vita, perché per i soldi si ammazza anche“. Monsignor Sigolini, a proposito delle parole di Parolin, secondo cui è giusta l’attenzione alla povertà, osserva: “Farsi carico degli ultimi è uno dei compiti della politica. Il problema, però, non è tanto la mancanza di soldi per vivere, quanto la mancanza di lavoro. Mi tolgo un sassolino dalla scarpa, perché i voucher davano un minimo di dignità a chi faceva qualche lavoro. Non risolvevano il problema, ma ora non possiamo neppure più usare quelli. Se dai 50 euro a uno che pulisce il giardino, ti denunciano pure, perché è lavoro in nero. Eliminare i voucher ha distrutto un po’ quella speranza che prima si aveva

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