Nonostante l’annuncio choc del presidente della Provincia di Caserta Silvio Lavornia sulla chiusura immediata di tre scuole superiori nelle quali erano stati riscontrati problemi di staticità, alla fine negli istituti in questione i cancelli sono rimasti aperti. Dopo giorni di annunci e tavoli tecnici in prefettura, ma anche incontri al Ministero, Lavornia ha congelato il decreto di interruzione delle lezioni che era già pronto sul suo tavolo, andando incontro alle richieste del vice-prefetto di Caserta Gerlando Iorio e dell’Ufficio Scolastico Regionale. È stata pubblicata, intanto, sul Burc della Regione Campania la delibera approvata dalla Giunta De Luca, che assegna un milione di euro alle scuole superiori, con priorità a quelle del Casertano. Ogni scuola potrà richiedere un finanziamento di 50mila euro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. E mentre le forze dell’ordine stanno eseguendo controlli sulla maggior parte delle scuole, la Procura  come riporta Il Mattino – indaga su presunte incongruenze per buona parte dei 93 istituti scolastici superiori del territorio, che riguardano l’iter che avrebbe dovuto seguire la proroga dei certificati antincendio e le autorizzazioni antisismiche, in certi casi mai ottenute. Insomma il sospetto è che lo stato in cui versano non sia dettato solo dalla crisi della Provincia, ma anche dallo sperpero di fondi pubblici. Al momento non ci sono indagati.

SCUOLE APERTE FINO A FINE ANNO – Gli studenti del Liceo Classico Agostino Nifo di Sessa Aurunca, della succursale del Liceo Classico Cirillo di Aversa e dell’Istituto Tecnico-professionale Mattei di Caserta, possono tirare un sospiro di sollievo e continuare a seguire regolarmente le lezioni fino a fine anno, ma il problema resta. Per questi tre istituti sono in corso accertamenti tecnici sui problemi strutturali, mentre la Provincia, ente in dissesto, non è in grado di provvedere all’attività di manutenzione. Resta chiuso, invece, il Tecnico Buonarroti di Caserta, sequestrato giorni fa dai carabinieri su ordine della magistratura per problemi di staticità dei pilastri di sostegno dell’edificio, dove sono in corso lavori di consolidamento. Poi ci sono altri 89 istituti non in regola, perché non ci sono le autorizzazioni previste dalla legge, in materia di antincendio, agibilità, stabilità e sicurezza sul lavoro.

I CONTRIBUTI – È stata intanto pubblicata sul Burc della Regione la delibera, approvata dalla Giunta De Luca, che assegna un milione di euro alle scuole superiori della Campania. “I contributi straordinari a valere sul fondo per il diritto allo studio – si legge nel testo – utilizzati per fronteggiare situazioni di emergenza, dove è concreto il rischio di interruzione dei servizi scolastici, saranno destinati in primis agli istituti superiori di secondo grado del territorio della provincia di Caserta, in ragione della situazione di dissesto finanziario dell’ente provinciale”. Ogni scuola potrà richiedere direttamente un finanziamento di 40mila euro per interventi di manutenzione ordinaria, bypassando la Provincia, attraverso un bando che verrà pubblicato dalla Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro.

LE INDAGINI DELLA PROCURA – Nel frattempo è al lavoro la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che sta conducendo un’indagine su tutti gli istituti scolastici della provincia. Una verifica che ha portato a scoprire in diversi istituti problemi di staticità e, un po’ ovunque, mancanza di certificazioni di sicurezza. Secondo quanto finora accertato ci sarebbero dei vuoti negli iter seguiti dalla maggior parte dei 93 istituti scolastici superiori per la proroga dei certificati antincendio in scadenza a fine 2017 e sulle autorizzazioni antisismiche, alcune delle quali non sono mai state ottenute. Insomma la manutenzione non c’è stata e il sospetto è che lo stato in cui versano le scuole non sia dettato solo dalla crisi della Provincia, ma anche dallo sperpero di fondi pubblici. Al vaglio della Procura anche l’utilizzo dei fondi europei e la gestione economica dei dirigenti scolastici, oltre che l’operato di amministratori e funzionari della Provincia.

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