Prima lo staff di Angelino Alfano aveva parlato di problemi di accredito, poi è arrivata la risposta definitiva via mail: a due inviati di Gazebo, programma di Rai3 condotto da Diego Bianchi, è stato vietato l’ingresso a una conferenza di Alternativa Popolare sulla legge elettorale. E i due giornalisti questa mattina sono stati rimbalzati all’ingresso della sede del partito a Roma. “Le ragioni sono evidenti e consolidate negli anni e sicuramente non vi sfuggono – si legge nella mail inviata ai due cronisti –  Siamo sicuri, a ogni buon conto, che saprete cogliere l’occasione di scoprire che esiste un mondo oltre le vostre fissazioni e che utilmente impiegherete le ore di questa splendida giornata di primavera romana e che dunque, altrettanto utilmente, impiegherete il canone versato dal contribuente”. Motivazioni rilanciate sulle agenzie e dallo stesso Diego Bianchi sui social.


Sul caso interviene anche Rai3, che parla di “episodio spiacevole”, ed “esprime il proprio sostegno al lavoro della redazione del programma che sta preparando la prima serata del prossimo venerdì. Per questo sta seguendo una serie di iniziative di varie forze politiche come ha sempre fatto nel corso della stagione del programma caratterizzato dal mix di satira e informazione che ne definiscono l’identità”. Ma Alternativa Popolare insiste, bollando il comunicato di Viale Mazzini come “ipocrita e insostenibile”. Poi aggiunge che la trasmissione “si è qualificata per una spesa complessiva, per il 2017, di circa 2,5 milioni di euro, con uno squilibrio di attenzione a tutto danno di un movimento politico, come attestato da statistiche riportate anche da organi di informazione nazionale e come candidamente ammesso dagli stessi conduttori e ospiti fissi della trasmissione”.

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