Il pm Irene Bilotta ha disposto come incidente probatorio una consulenza tecnica per accertare le cause del crollo del ponte sull’A14. L’incarico verrà conferito il 18 maggio prossimo ad Ancona. Si tratta ovviamente di un atto irripetibile, considerata la precaria stabilità delle strutture provvisorie presenti e lo stato dei luoghi interessati. Per il crollo del ponte 167 sull’autostrada A14, che il 9 marzo scorso provocò la morte dei coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani, sono indagate 41 persone. Dovranno rispondere di disastro colposo, cooperazione colposa in omicidio, lesioni colpose ai danni dei tre operai romeni rimasti feriti e di lesioni gravi commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

Tra i 41 indagati ci sono i responsabili delle ditte della ‘filiera’ che si occupava dei lavori affidati alla Delabech, cioè la ditta subappaltata da Pavimental, che a sua volta è controllata da Autostrade per l’Italia. Nel procedimento, sono parti offese i figli delle due vittime, Daniele e Daniela Diomedi, assistiti dall’avv. Vincenzo Maccarone, e i tre operai feriti nel crollo: Emil Cristanel Oprea, Fanel Ilie e Dumitru Scopet.

Secondo la Procura esiste il pericolo che le macerie esposte siano oggetto di atti vandalici, perdendo quindi la valenza probatoria delle attività tecniche che devono ancora essere eseguite. Il pericolo riguarda anche le campate laterali del cavalcavia, rimaste sospese senza sostegni adeguati: se crollassero potrebbero causare gravi danni al traffico autostradale. Dopo il conferimento dell’incarico, verrà probabilmente effettuato un nuovo sopralluogo a cui parteciperanno il magistrato, gli ingegneri Luigino Dezi e Michele Pierri in qualità di consulenti e le parti con i loro esperti.

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