Ho saputo dell’esistenza di Massimo Vacchetta grazie a un’intervista della Rai, tempo addietro. Mi misi in contatto con lui grazie al Centro recupero Animali Selvatici di Bernezzo e andai a trovarlo dove abita, a Novello, nel cuore delle Langhe. E’ stato in quell’occasione che egli mi ha regalato la sua fatica letteraria, scritta con Antonella Tomaselli: 25 grammi di felicità.

Mi rendo conto però che non proprio tutti magari conoscono Massimo Vacchetta. Bene, con queste poche righe spero di contribuire ad allargare un poco la sua peraltro già vasta platea di ammiratori.

Massimo è un veterinario con l’ambulatorio e la casa a Novello, nel cuore delle Langhe. Fino a pochi anni fa era un veterinario come ce ne sono tanti. Poi (i casi della vita) capitò che un suo amico gli portasse un piccolo di riccio da accudire. E Massimo di quel riccio, femmina (che chiamò Ninna), si innamorò, perché l’amore non esiste solo tra umani, anzi tra uomo e animale è più facile che scoppi il sentimento. Da allora lui e il suo ambulatorio (chiamato “Centro recupero ricci “La Ninna” appunto in ricordo del primo ospite), sono diventati un faro per chi ama i ricci.

Del resto, diciamolo, a ben vedere, è facile amare i ricci: sono teneri, hanno un musetto delizioso, sono indifesi, e spesso sono vittime di pirati della strada. Non per niente buona parte degli ospiti di Massimo hanno gravi problemi dovuti al loro cattivo rapporto con noi umani.

E però è anche vero che solo uno come Massimo poteva dare tutto se stesso ai ricci. Se gli parli insieme, viene fuori tutta la sua semplicità e tenerezza.

25 grammi di felicità (tanto pesava la Ninna quando gli fu portata) è la storia bellissima e commovente, e nel contempo, semplicissima, del rapporto di Massimo con questa specie animale. Il libro è diventato presto un best-seller, anche grazie al tam tam della rete. È arrivato alle 11.000 copie vendute, verrà distribuito all’estero nei seguenti paesi, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone. La pagina di Facebook del Centro recupero ricci “La Ninna” conta più di 27.000 follower.

Quando gli ho telefonato per un primo contatto, Massimo era stupito di tutto questo, ma anche contento perché così tanta gente conoscerà i ricci, perché la sua missione di accrescere l’amore per la natura avrà avuto successo.

Di Massimo sono diventato subito amico. Gli ho ritelefonato di recente. Aveva la voce bassa. Gli ho chiesto se non stava bene. “No, sai, sono stanco, dormo poco, in questi giorni dobbiamo liberare trenta ricci che ho curato”. Come diceva Darwin? “La compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono”.

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