“Io mi sento più sicuro sotto l’ombrello della Nato che sotto quello del patto di Varsavia”, disse un giorno Enrico Berlinguer a Giampaolo Pansa, che lo intervistava per il Corriere della Sera. Una risposta che fece storia come “lo strappo di Mosca” del segretario comunista. Quarant’anni dopo il patto di Varsavia non esiste più ma c’è ancora chi a sinistra riesce a stupire per le scelte in campo di politica estera, seppur in sedicesimo rispetto all’illustre precedente. Sono gli elettori di Sinistra Italiana, che invitati a votare un sondaggio sulla pagina facebook del partito, disattendono clamorosamente le indicazioni. L’account di Si chiede infatti ai suoi followers: “Come vuoi spendere 15 miliardi di euro? Reddito di cittadinanza o spese militari Nato?“.

Poi invita a votare contro quest’ultima ipotesi. Solo che la pagina facebook Socialisti Gaudenti si accorge che il partito di Nicola Fratoianni, ad un certo punto, sta riuscendo nell’impresa di perdere il referendum con i propri sostenitori social: 248 sono per spendere i 15 miliardi in redditto di cittadinanza, 557 per le spese militari Nato. “Ecco finalmente la Sinistra che fa la Sinistra. Sinistra Italiana crea un sondaggio sulla propria pagina con due opzioni indicando quella da scegliere ai propri follower: ad ora stanno perdendo. Proprio come dovrebbe fare un vero partito di Sinistra”, è il post condiviso da Socialisti Gaudenti su facebook.

Pronta la replica ironica del social media manager del partito “erede” di Sinistra Ecologia e Libertà: “Cari socialisti gaudenti, dopo la vittoria al referendum costituzionale, il dietrofront del governo sui voucher, e il 19,5% di Jean-Luc Mélenchon in Francia avevamo nostalgia della tanto cara analisi della sconfitta. Ogni tanto ci vuole… Non vorrete per caso abbandonare le storiche tradizioni?”. Per la verità Sinistra Italiana il sondaggio sulle spese militari Nato riesce a straperderlo: alla fine in 1.200 votano per finanziarle, mentre 450 sono per utilizzare i 15 miliardi istituendo il reddito di cittadinanza. Una sconfitta talmente netta che sempre l’account di Si alla fine commenta: “Al contrario di altri partiti abbiamo molto rispetto per la democrazia, persino per quella più scherzosa e a colpi di like. Complimenti quindi alle pagine che hanno organizzato la votazione “di massa” pro Nato” e pro armamenti. Saluti pacifisti”. Solo due giorni, tra l’altro, fa la stessa pagina facebook, Socialisti Gaudenti, era stata tirata in ballo direttamente da Matteo Renzi: in viaggio verso Bruxelles per chiudere la sua campagna elettorale per le primarie, l’ex premier si è fatto filmare da un telefonino mentre indicava il nuovo leader degli stessi Socialisti Gaudenti. Era Maurizio Martina.

Articolo Precedente

Primarie Pd, il premier Paolo Gentiloni al seggio per votare: “Però restituitemi la moglie”

next
Articolo Successivo

Primarie Pd, viaggio tra i seggi di Bologna. Dalla Bolognina alle ville sui Colli (dove al referendum vinse il Sì)

next