Vietato il velo integrale sul luogo di lavoro per i dipendenti del settore pubblico in Germania. Il provvedimento è stato approvato dai deputati tedeschi e riguarda anche i funzionari e dirigenti dello Stato, i giudici e i soldati. Il Bundestag (la Camera bassa) ha anche dato il via libera ad un pacchetto di misure volto alla lotta contro l’estremismo e contro gli attentati jihadisti, come il braccialetto elettronico per i sospetti considerati “pericolosi”. Il testo per diventare legge dovrà ora essere approvato anche dal Bundesrat (Camera alta). “Coprire il volto per motivi religiosi o ideologici contraddice la neutralità richiesta da parte dei funzionari dello Stato”, si legge. Se il provvedimento diventerà legge, la Germania sarà il quinto paese in Europa a vietare parzialmente o totalmente l’uso del burqa, dopo Francia, Belgio, Olanda e Bulgaria. Anche Austria e Norvegia stanno per adottare un analogo divieto.

“L’integrazione significa che noi possiamo indicare chiaramente e trasmettere ad altre culture i nostri valori e i limiti della nostra tolleranza“, ha dichiarato il ministro degli Interni, Thomas de Maizière. Il divieto del velo integrale per i dipendenti pubblici è stato approvato pochi mesi prima delle elezioni legislative tedesche che si terranno il 24 settembre, dove il tema dell’integrazione degli immigrati islamici sarà uno dei punti più discussi . Il partito Alternative fur Deutschland (AfD), su posizioni sempre più vicine ai neonazisti dopo il ritiro della candidatura alle presidenziali della loro ex leader Petry, ha fortemente contestato la politica sui migranti adottata dal governo di Grande coalizione (Cdu-Csu ed Spd). Secondo gli ultimi sondaggi l’AfD  raccoglierà il 10% dei voti, diventando la terza formazione politica del Paese.

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