Raffaele Marra andrà agli arresti domiciliari. L’ex braccio destro della sindaca di Roma, Virginia Raggi, arrestato il 16 dicembre dello scorso anno per corruzione in concorso con l’immobiliarista Sergio Scarpellini, esce dal carcere di Regina Coeli per decisione del Tribunale della libertà. Il 10 aprile scorso Marra ha presentato le dimissioni, irrevocabili, da capo del personale del Campidoglio. Alla base della scarcerazione la decadenza delle esigenze di custodia in carcere, anche in conseguenza delle dimissioni. Il 16 marzo la Cassazione aveva confermato la custodia in carcere.

Secondo la Procura di Roma, Marra si sarebbe fatto dare da Scarpellini 370mila euro nel 2013 per acquistare un appartamento nel quartiere capitolino dei Prati
Fiscali, in cambio di favori connessi alla sua funzione, quando era direttore del Dipartimento partecipazioni e controllo del Comune.

Per quell’episodio la Procura di Roma ha ottenuto il giudizio immediato di Marra e di Scartellini per il 25 maggio . Il processo sarà celebrato dai giudici della II Sezione penale del Tribunale di Roma.

In base all’indagine dei pm romani, nel 2009 l’immobiliarista avrebbe venduto a Marra anche un altro appartamento con uno ‘sconto’ di mezzo milione di euro sempre per ricevere ‘facilitazioni‘, ma questo caso è prescritto.

L’ex capo del personale del Campidoglio è indagato anche in un’altra inchiesta, in concorso con la sindaca Raggi, quella nella quale è accusato di abuso di ufficio in relazione alla nomina di suo fratello Renato a capo del Dipartimento del turismo, nomina poi revocata.

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