Il giornalista e documentarista Gabriele Del Grande, fermato in Turchia quattro giorni fa, “sta bene”, fa sapere la Farnesina citando autorità locali. Ma Del Grande, specializzato in problematiche legate alla migrazione, curatore del blog Fortress Europe e regista del lungometraggio Io sto con la sposa, non è stato rilasciato giovedì come era stato garantito. E non ci sono notizie sui tempi del suo rilascio. “E’ trattenuto da domenica scorsa in un centro di detenzione amministrativa in Turchia, dove si trovava per scrivere il suo nuovo libro sostenuto da 1342 “editori dal basso” grazie alla campagna crowdfunding Un partigiano mi disse“, spiegano in un comunicato Alessandra Ballerini, legale della famiglia di Del Grande, e Luigi Manconi, presidente della commissione per la Tutela dei Diritti Umani del Senato.

Il ministero degli Esteri in una nota garantisce che “in stretto raccordo con l’Ambasciata d’Italia ad Ankara e il Consolato a Smirne continua a seguire il caso con la massima attenzione al fine di favorire una rapida soluzione della vicenda” e “sta altresì prestando ogni possibile assistenza alla famiglia del connazionale, con la quale è in costante contatto”.

“Auspichiamo che al più presto siano noti i tempi e le modalità di rimpatrio del giornalista e documentarista Gabriele Del Grande, fermato lunedì in Turchia”, hanno scritto in un comunicato Alessandra Ballerini, legale della famiglia di Del Grande, e Luigi Manconi, presidente della commissione per la Tutela dei Diritti Umani del Senato  Nella giornata di ieri, proseguono, “l’Ambasciatore italiano ad Ankara ha avuto incontri sia con il Ministro degli Esteri che con il Direttore generale del Ministero dell’Interno della Turchia, che hanno confermato lo stato di buona salute di Gabriele Del Grande e la sua imminente espulsione dal Paese. Lo stesso ministro degli Esteri si è impegnato a inviare una nota all’Ambasciatore italiano circa i tempi e le modalità del rimpatrio di Del Grande. Auspichiamo che questo accada al più presto”.

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