La nuova strategia di Facebook contro le fake news non piacerà a quelle istituzioni che speravano di ricevere poteri speciali per poter decidere dall’alto quali notizie farci arrivare e quali no.

Parlando dell’Italia, mi riferisco per esempio al presidente della Camera Laura Boldrini che nel sito bastabufale.it ha proposto: “Per contrastare fake news e discorsi d’odio è essenziale incrementare la collaborazione con le istituzioni e le testate giornalistiche, così come un maggiore investimento in risorse umane e tecnologie adeguate a fronteggiare il problema”.

Anche il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella a fine 2016 auspicava che fossero “i pubblici poteri a controllare l’informazione”. Infine, è bene ricordare il disegno di legge della ex M5s Adele Gambaro (oggi con Verdini) che il giornalista Guido Scorza in un post del suo blog riassume così: “Obbligo di registrazione e di rettifica entro 48 ore per tutti i blog e siti di informazione, obbligo di sorveglianza generale – o poco ci manca – per i gestori dei social network e delle piattaforme di condivisione di contenuti prodotti dagli utenti, pene pecuniarie e detentive per chi pone in essere una serie di condotte descritte in modo tanto vago ed evanescente da abbracciare al tempo stesso qualsiasi forma di reato di opinione così come ogni forma di esercizio della libertà di manifestazione del pensiero”.

La strada percorsa da Facebook contro le fake news è invece in tutt’altra direzione: non prevede nessuna censura e lascia all’utente, non alle istituzioni, il pieno potere decisionale su cosa leggere o meno. A confermare che questo sia l’approccio a cui è arrivato Facebook dopo mesi di lavoro sul problema è Laura Bononcini, responsabile delle relazioni istituzionali di Facebook Italia, con cui ho parlato dell’argomento delle fake news.

La Bononcini mi ha spiegato che quella di Facebook è una campagna di informazione mediatica che ha lo scopo di sensibilizzare l’utente, fornendogli maggiori possibilità di farsi una propria opinione in merito alle notizie che legge. I principi alla base di questo approccio sono evidenti dal decalogo lanciato in questi giorni dall’azienda. Dieci consigli che compaiono nel news feed di tutti gli utenti e che trovate in fondo a questo post.

Per capire quanto si sia lontani dalla strada della censura o dei filtri automatici alle notizie, mi è stato illustrato un test in corso negli Stati Uniti: quando più fact-checkers indipendenti segnalano come potenzialmente falsa una notizia, compare un flag che informa l’utente della contestazione in corso. L’utente è informato e anche in quel caso la notizia non viene rimossa. In ogni strumento che viene testato, il principio è sempre quello di sensibilizzare l’utente fornendogli il maggior numero di informazioni.

A spiegare a tutti noi quali siano le difficoltà di molti italiani nel farsi una propria opinione basata su informazioni lette e comprese, è stato per anni il linguista Tullio De Mauro. È proprio in collaborazione con la Fondazione mondo digitale, da lui guidata quand’era in vita, che Facebook effettuerà prossimamente un tour nelle scuole per continuare questa campagna di sensibilizzazione.

Se è messa nelle condizioni di farlo, una società informata è la miglior tutela per la nostra democrazia.

Ecco il decalogo di Facebook:

1. Non ti fidare dei titoli: le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false.

2. Guarda bene l’Url: un Url fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli Url di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l’Url con quello della fonte attendibile.

3. Fai ricerche sulla fonte: assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un’organizzazione che non conosci, controlla la sezione “Informazioni” della sua Pagina per scoprire di più.

4. Fai attenzione alla formattazione: su molti siti di notizie false, l’impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza.

5. Fai attenzione alle foto: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte, le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell’immagine o della foto per verificarne l’origine.

6. Controlla le date: le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso.

7. Verifica le testimonianze: controlla le fonti dell’autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.

8. Controlla se altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun’altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.

9. La notizia potrebbe essere uno scherzo: a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rivelano lo scopo umoristico.

10. Alcune notizie sono intenzionalmente false: usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.

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