PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di Alex Infascelli. Con Sergio Castellitto, Margherita Buy. Italia 2017. Durata: 85’. Voto 2/5 (AMP)

Lui ha perso la memoria in seguito a un incidente domestico, lei lo riporta a casa e tenta con il dialogo di rievocare la storia del loro matrimonio, arrivando a un punto di non ritorno o di ritorno infinito, dipende dalla percezione. Ispirato al bestseller del grande Éric-Emmanuel Schmitt, Piccoli crimini coniugali si presentava fra le sfide più insidiose nella carriera di Alex Infascelli. E questo paradossalmente, visto l’ottimo testo di partenza e la presenza di due comprimari d’eccellenza, unici mattatori in scena. Il teatro, naturalmente, domina sul cinema in questo dramma famigliare interamente fondato sulla parola. Spazi e tempi evocano gli emisferi inquieti e imprigionati dalla coppia che non sa dirsi (più?) la verità: tutto chiaro, tutto doveroso ma anche tutto troppo scontato. Suo malgrado, prima di Infascelli hanno animato la problematica scena “matrimoniale” nomi troppo ingombranti, uno su tutti Roman Polanski che con ben due film recenti (Venere in pelliccia e Carnage), mostrando una tensione che, purtroppo, in Piccoli crimini coniugali va scemando di minuto in minuto.

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