“Le opposizioni hanno chiesto questo Consiglio dopo i fatti giudiziari, ma io ho chiarito ai pm. Di indagini in corso si può parlare in quella occasione, il Pd dovrebbe saperlo”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in Aula Giulio Cesare nel consiglio straordinario sulla stabilità politica della giunta, si è difesa attaccando le opposizioni: “Proprio in questi giorni, Salvatore Buzzi sta descrivendo ai giudici gli anni che hanno preceduto il nostro arrivo in Campidoglio. Dall’aula bunker di Rebibbia sta raccontando gli affari di Mafia Capitale, la compravendita di tessere di partito, gli scambi, gli accordi, i favori agli amici, le tangenti. Un racconto davvero sconfortante. Ecco, forse sarebbe stato meglio convocare un consiglio straordinario su questo tema”, ha continuato. Per poi attaccare: “Ma si sa, a voi interessa più giocare con la tenuta delle Giunte, magari facendo un passaggio dal notaio come per Marino”. Dal Pd è stata la capogruppo Michela Di Biase a replicare: “La diffido dall’accostare il mio nome e quello dei consiglieri del Pd al nome di Buzzi altrimenti la querelo. Noi non abbiamo chiesto le sue dimissioni quando le è arrivato l’avviso di garanzia, ma siamo costretti a chiederle per manifesta incapacità“.

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