“Sono alti circa un metro e venti centimetri, hanno gli occhi a mandorla, ma mangiano, dormono e vivono come un essere umano”. E’ la testimonianza resa ai microfoni di Tagadà (La7) da un seguace raeliano, intervenuto a un raduno tenutosi a Riccione e finalizzato a celebrare l’anniversario della creazione dell’essere umano nella prima domenica di aprile di 12600 anni fa. I raeliani credono che alcuni extraterrestri scientificamente avanzati, gli Elohim, abbiano creato la vita sulla Terra attraverso l’ingegneria genetica. Uno dei capisaldi della loro fede è la geniocrazia e invocano, al contempo, un’ambasciata che dovrà accogliere gli alieni quando, entro il 2035, verranno sulla Terra. A riguardo, interviene in studio Roberta Pucci, guida raeliana, che definisce gli Elohim “i nostri creatori extraterrestri”, di fronte a un allibito Michele Mirabella. “Venticinque mila anni fa sono venuti sul nostro pianeta” – spiega Pucci – “e hanno cominciato a creare ogni forma di vita, compreso l’uomo a loro immagine e somiglianza”. “Io voglio sapere a che ora sono arrivati“, commenta ironicamente Mirabella, che, tra eloquenti espressioni facciali da “meme” e battute esilaranti, allieta la stravagante testimonianza della fan raeliana

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